Lettori fissi

giovedì 29 ottobre 2015

Swap d'autunno: concluso!

Finalmente!
Non vedevo l'ora di pubblicare questo post! Fremevo da quando avevo spedito la busta, meno male che per una volta le poste sono state velocissime ^_^
E ringrazio ancora tantissimo Ivy per aver gestito questo swap d'autunno!
Vi mostro nello stesso post quello che ho ricevuto da Roberta del blog Il mio mondo e quello che invece le ho inviato io :-)

Ecco cosa ho inviato (oltre al biglietto che mi sono scordata di fotografare....):
- un set di 2 presine
- 1 sfera svarowski piccola
- 2 sfere svarowski grandi
- 1 segnalibro
























E ora in dettaglio

Un set di 2 presine patchwork a motivo Log Cabin nei caldi colori dell'autunno












Particolare della trapuntatura sul retro, tono su tono motivo a girandola


























L'attaccatura dell'occhiello per appendere la presina










La cucitura degli angoli











E la chiusura del bordo della presina, invisibile a chi non è pratico di patchwork, e camuffata anche dalla fantasia della stoffa usata









Una sfera swaroski piccola (realizzata con svarowski di dimensione piccola) nei toni del rosso-arancio cangiante










La prima delle 2 sfere swarowski grandi (realizzata con svarowski di dimensione grande, il numero degli svarowski  è lo stesso della sfera più piccola) nei toni rosso corallo, giallo ocra e marrone chiaro aranciato









La seconda e ultima delle 2 sfere swarowski grandi nei toni verde marcio, giallo ocra e marrone












Infine, un segnalibro ricamato a punto croce (su quella base di carta traforata che mai nella vita mi ricorderò come si chiama! :-p) con motivo autunnale: castagne e foglie


















Particolare della firma del ricamo (le mie iniziali e il mio anno di nascita, in alternativa si possono mettere le iniziali e l'anno di esecuzione)











Ed ecco cosa ho ricevuto:
- un set di 2 presine
- 1 segnalibro
- 1 quadernetto
- qualche caramella a tema Halloween
- 1 biglietto con l'alfabeto dell'autunno



































E ora in dettaglio

Un set di 2 presine gufettose ricamate a punto croce, a tema gufi, appunto
Non trovate anche voi che siano adorabili questi baby gufetti?

























Ingrandimento del disegno del segnalibro, sempre gufettoso, in legno dipinto a mano



















Il quadernetto, il segnalibro e le caramelle di Halloween













E per ultimo, ma non meno importante, il biglietto fatto a mano con l'alfabeto dell'autunno, che vi riporto, altrimenti non si legge niente :-p

Fronte
Retro (favolosamente autunnale :-D)














Ecco l'alfabeto dell'autunno:

A - è l'albero che lentamente si spoglia
B - è la bacca che saluta l'ultima foglia
C - è la castagna che cade giù
D - è la donnola che salta su
E - è l'edera rampicante
F - è la foglia svolazzante
G - è il ghiro che si prepara a dormire
H - è l'humus che nel terreno puoi scorpire
I - è l'inverno che presto arriverà
L - è la lana che ci scalderà
M - è il mucchio di foglie in giardino
N - è la nebbia che avvolge il mattino
O - è l'ombrello tutto colorato
P - è la pioggia che cade sul prato
Q - è la quercia che si è assopita
R - è la rondine già partita
S - è la sera che cala in fretta
T - è la terra ricca d'erbetta
U - è l'umidità assai pungente
V - è il vento che soffia furente
Z - è lo zefiro dell'estate morente
(di Maria Ruggi)

Carino, vero? E' anche in rima :-)

Baci a tutti e al prossimo swap!

Sara

martedì 27 ottobre 2015

Fagiolini sott'aceto

Pian pianino ci stiamo avvicinando all'inverno (anche se per ora non fa tutto 'sto gran freddo....), e bisogna fare come le formichine: mettere da parte tante cose buone :-)
Quindi, rieccomi qui con un'altra conserva, facile e veloce!
E per una volta non sott'olio :-p
Ricetta presa dal blog Sapori e ricette, post Fagiolini verdi sott'aceto: la ricetta gustosa.



































Ingredienti
  • 1 kg di fagiolini verdi
  • 1 l di aceto di vino bianco
  • 80 g zucchero di canna
  • 6 chiodi di garofano
  • sale rosa dell'Himalaya

Preparazione

Per prima cosa, ovviamente, pulire e spuntare i fagiolini.















Dopodiché, lavarli sotto l'acqua corrente, asciugarli e metterli a bollire in acqua salata finché non saranno morbidi, ma non spappolati.















Scolarli e tenerli da parte dopo averli asciugati.















Nel frattempo, portare a bollore l'aceto di vino bianco, lo zucchero di canna e i chiodi di garofano.
Ricordarsi di mescolare spesso, per non far attaccare lo zucchero, e far bollire almeno 5 minuti a fiamma media.
Poi mettere da parte a raffreddare.















Dopo aver sterilizzato i barattoli di vetro a chiusura ermetica, riempirli per poco più di metà con il liquido (aceto+zucchero+chiodi di garofano), poi mettere i fagiolini e infine rabboccare con altro liquido fino all'orlo del barattolo.



















Chiudere e capovolgere, e conservare in luogo fresco e asciutto.
Consumare non prima che siano trascorse 2 settimane dall'imbarattolamento.




































Ragazzi, la mia mini dispensa si sta riempiendo di tanti colori: rosso  dei pomodori, giallo dei peperoni, verde di prezzemolo e fagiolini, marrone di funghi e cipolle, e diverse altre marmellate colorate! ^_^
Non sono grandi quantità, e delle marmellate, poi, neanche vado matta, ma sono così belli da vedere :-p :-p

Sara



Con questa ricetta sotto vetro partecipo al 4° linky party a tema vetro del blog Decoriciclo.














venerdì 23 ottobre 2015

Trapunta matrimoniale

Anche questo è stato un megalavoro come lo è stato quello del Megaricamo a punto croce.
Addirittura del lontano 2008, regalato a due amici del coro della chiesa che si sono sposati e che ora vivono felicemente con i loro figli :-)
Per realizzare questa trapunta, 2 metri per 2 metri!, ho davvero sudato parecchio! Non perché fosse difficile , ma per la dimensione... Povera la mia macchina da cucire, quanto abbiamo sporconato insieme, ma alla fine, che soddisfazione ^_^
Intanto, ci ho impiegato mesi, letteralmente!, per scegliere le stoffe e per "mescolare" i colori dei quadrati per la trapunta (e qui ho invaso il letto dei miei per poter creare le striscie di quadrati, 15 strisce per 15 quadrati l'una).
Il motivo non è niente di strano (altre le ho realizzate formando rombi con i quadrati di stoffa), volevo solamente un effetto tavolozza-di-colori. Appunto, solo.
Ma non contenta, ho lavorato anche dopo essere stata ri-operata al gomito sinistro (e lì, sì che ho fatto veramente un grande sforzo, dato che sono mancina.....).
Una volta scelti e mescolati i colori dei quadrati, cucirli assieme è stato il momento più veloce e facile.
La vera tragedia è stato assemblare il sopra della trapunta, l'imbottitura e il sotto con solo un'imbastitura per far stare fermo il tutto.....
Dunque, ho preso possesso del soggiorno di casa dei miei, ho sbaraccato tavolo e sedie relegandoli in un angolo e ho steso la trapunta sul pavimento di marmo.
Non vi dico la fatica di imbastire una cosa così enorme senza fare grinze o punti 'molli'.
Ma in una giornata me la sono cavata (con ancora nelle orecchie gli improperi che mi lanciava mia mamma per il soggiorno occupato e in cui non si poteva passare..... ¬_¬).
Per la trapuntatura, invece, mi sono proprio superata!
Era palese che non sarei riuscita a trapuntarla a macchina, troppo ingombrante, quindi dovevo inventarmi qualche cosa di alternativo.
Et voilà! Trapuntatura a mano con punti del ricamo decorativo.
Impresa titanica, ma pienamente riuscita!

P.S.
Vi sto raccontando tutto questo (oltre che per il piacere di condividere le cose con voi) perché sto partecipando allo Swap d'autunno del blog "Le creazioni di Ivy", e fintanto che la mia abbinata non riceverà non posso pubblicare ciò che riceverà, anche se ne ho una voglia matta, quindi devo concentrare l'attenzione su altro :-p

Ma ecco la trapuntona.
Era così grande che non ci è stata neppure nella foto, e mi sono messa in piedi sulla sedia per poterla prendere da un po' più lontano!
Bella, vero?



























Ora vi mostro un po' della trapuntatura con i punti del ricamo decorativo.
Prima ho fatto una selezione dei punti papabili da usare, poi ho fatto delle prove per ogni punto e alla fine ho usato solo quelli che erano di più semplice e veloce esecuzione! (e mi sono dovuta arrendere all'utilizzo anche del punto festone, che odio letteralmente.....)

Ovviamente ho cominciato dal centro della trapunta (in questa foto il quadrato azzurro) e procedendo a cerchi concentrici per evitare pieghe e grinze tra la parte sopra e quella sotto.
E, naturalmente, ho iniziato con il mio punto preferito, il punto strega ;-)







Ovviamente, il risultato è che alcuni quadrati sono contornati dallo stesso motivo, altri, invece, ogni lato ha il motivo del quadrato a fianco a sé.












































Naturalmente, immancabile, la firma dell'autore ;-)














L'unica cosa che ho cucito a macchina, oltre ai quadrati tra loro, è stato il bordo della trapunta, nera, per staccare, ma a fantasia floreale :-)














Non so se sarei disposta a ripetere la realizzazione di un altro lavoro simile, non di certo mentre sono nella mia attuale casa, è troppo piccola..... U_U
Ma chissà.... infondo la vita è lunga e piena di sorprese, giusto? :-D

Ora vi lascio e vi auguro un buon week end.

Sara


Con questa trapunta patchwork e trapuntata a mano con punti di ricamo decorativi partecipo al link party Handmade freestyle link party organizzato da Carlottina del blog My Candy Country.
Ritengo che queste due tecniche (patchwork e ricamo) hobbystiche mi rappresentino al meglio :-D













martedì 20 ottobre 2015

Le Ricette PerdiPeso - Pipe rigate al sugo di peperone

Un piatto super light, ma super goloso! :-D



























Ingredienti
  • 120 g di pipe rigate
  • 200 g di pomodori
  • 1 peperone
  • 1 cipolla dorata
  • sale rosa dell'Himalaya
  • olio extravergine di oliva
  • peperoncino in polvere
  • foglie di basilico fresco

Preparazione

Per prima cosa pulire e tagliare le verdure.
Lavare e tagliare a cubetti i pomodori, lavare i peperoni, privarli di semi e filamenti e tagliargli a quadretti e affettare finemente la cipolla.









































Mettere poco olio extravergine di oliva in una padella e far appassire dolcemente la cipolla.















Dopodiché aggiungere il peperone e far cuocere a fuoco dolce per una ventina di minuti col coperchio.
Se serve, aggiungere poca acqua per volta.




























Aggiungere i pomodori e 1/2 bicchiere di acqua.
Regolare di sale e peperoncino e far cuocere per altri 20 minuti, sempre col coperchio.




























Mettere da parte il condimento ottenuto e far cuocere la pasta al dente in acqua leggermente salata.

Quindi, versare la pasta scolata nella padella del condimento.
Far saltare il tutto per qualche minuto per far insaporire bene la pasta.















Servire decorando con foglie di basilico fresco.















Non è buona: di più. Buonissima!!! ^_^

Sara


mercoledì 14 ottobre 2015

Oh cari monti del mio paese

I miei nonni non ci sono più, ma ogni tanto mi mancano....
Non che io abbia mai avuto un rapporto troppo "appiccicoso" o di confidenza con loro, per la verità neanche con i miei genitori e nemmeno con i miei fratelli..... ma vabbeh, non si può avere mica tutto, no? ;-p
I miei nonni non erano molto espansivi, specie la mia nonna paterna (mio nonno paterno non l'ho mai conosciuto, è morto prima della mia nascita), mentre i nonni materni li vedevo pochino, dato che vivevano in Sicilia, praticamente dall'altra parte dell'Italia!
Ma di lei ricordo che pur essendo andata a scuola pochissimo (forse solo la 1a elementare, ma non ne sono sicura) si ricordava perfettamente a memoria tutto quello che le avevno insegnato per quanto riguarda filastrocche e poesie.
Era sempre lì che ce le ripeteva per farcele imparare, e devo dire che alcune erano proprio carine!

Una che adoravo (e che ho imparato a memoria solo poco prima che ci lasciasse, beata lei, è arrivata a 97 anni!) era quella che ti faceva imparare in rima le cose principali riguardanti la geografia dell'Italia ^_^
Ve la riporto. Il titolo è lo stesso del post.


Oh... cari monti del mio paese
valli ridenti, pianure estese.
Lago di Garda, Lago Maggiore,
D’Iseo, di Como vi sogno il core.

Superbi fiumi che al mar correte
e cento macchine lieti movete:
Po serpeggiante, vago Ticino,
Adige, Arno, Tever divino,

Metauro, Tronto, Volturno chiaro
i nomi vostri con gioia imparo;
e tu mi brilli nella memoria
o Piave cerulo con la tua gloria.

Vorrei cantarvi tante canzoni
oh... dell’Italia dolci regioni:
Piemonte, Veneto e Lombardia,
Liguria, Emilia, Toscana mia,

le Marche e l’Umbria vorrei vedere,
l’Abruzzo, il Lazio e le Costiere,
delle Campanie tutte un giardino
ricche di frutta, di grano e vino,

Puglia, Calabria, Basilicata,
Sicilia bella, terra incantata,
Sardegna bruna di là dal mare
oh... vi potessi tutte ammirare.

Verdi paesetti, città gentili,
palazzi artistici, bei campanili,
statue superbe, quadri e memorie
d’eroi famosi, d’antiche glorie.

Io vi saluto con tutto il cuore
e della Patria sento l’amore.


Vero che è bellissima? Io la adoro! ^_^
Chissà se la generazione di oggi imparerebbe con un po' più di entusiasmo le nozioni di base se in parte fossero insegnate come filastrocche in rima e/o poesie? Io credo di sì.

Di quelle che hanno insegnato a me, invece, la prima che mi viene sempre in mente e che mi ricordo bene è quella per imparare i nomi delle alpi (ovviamente i nomi di quando andavo io alle elementari, nei lontaniiiiiiiiiiiiiiiiiiissimi anni '80 :-p).
Tutte le iniziali dei nomi delle apli (le lettere in maiuscolo) messe in fila insieme formavano una frase di senso compiuto.

MArittime, COzie, GRAie, PENnine, LEpontine, RETIche, CArniche e GIUlie.

La frase era:
Ma con gran pena le reti Antonio (nome aggiunto alla frase e inventato ad hoc) cala giù.

Si, ok, è una frase un po' stiracchiata, ma ha sortito l'effetto voluto!

All'asilo, invece, ho imparato la canzoncina in rima dei mesi dell'anno (eh, sì! era cantata!) e ancora alle elementari la filastrocca dei giorni dei mesi e lo scioglilingua dei giorni della settimana.

Il treno dell'anno
Il treno dell'anno ha 12 vagoni,
ogni vagone porta cose buone:
Gennaio: nevicate,
Febbraio: mascherate,
Marzo: pazzerello,
Aprile: con l'ombrello,
Maggio: fiori e frutti,
Giugno: a casa tutti,
Luglio e Agosto: la scuola non conosco!
Settembre: la vendemmia,
Ottobre: con la nebbia,
Novembre: nasci tu,
Dicembre: il buon Gesù.

Quanti giorni ha un mese?
30 giorni a Novembre
con Aprile, Giugno e Settembre
di 28 ce n'è uno
tutti gli altri
ne han 31!

I giorni della settimana
Lunedì
ha mandato Martedì
da Mercoledì
per sapere da Giovedì
se Venerdì
ha detto a Sabato
che Domenica era festa.

Vabbeh, vabbeh, ora vi lascio, altrimenti mi commuovo troppo e mi metto a piangere ^_^"
E poi mi sa che vi ho incasinato ben bene l'unico neurone funzionante, eh? ;-)
Specie con lo scioglilingua dei giorni della settimana! Vero?

Sara

giovedì 8 ottobre 2015

Crespelle agli asparagi

Questa ricetta fa parte delgi arretrati che ancora si ammucchiano nella mia fotocamera :-p
Stavolta la ricetta l'ho presa dal sito di Enrica, Una cena con Enrica, post Una cena Da Burde e le crespelle agli asparagi.
Però vi voglio avvisare: se le fate, mangiate solo quelle, sono belle toste!



























Ingredienti
  • 250 g di ricotta
  • 1 mazzetto di asparagi selvatici
  • 1 cipollotto fresco
  • sale rosa dell'Himalaya
  • peperoncino in polvere
  • formaggio grattugiato
Per le crespelle
  • 2 uova
  • 125 g di farina
  • 1/4 di l di latte
  • sale  rosa dell'Himalaya
  • olio extravergine di oliva, per ungere la padella
Per la besciamella allo zafferano
  • 50 g di burro
  • 60 g di farina
  • 400 ml di latte
  • pistilli di zafferano, o al massimo quello in polvere
  • sale rosa dell'Himalaya

Preparazione

Siccome non sono proprio bravissima e velocissima in cucina, ho deciso di fare prima le crespelle e poi la besciamella.

Cominciare preparando l'impasto base delle crespelle.

Mettere in una ciotola la farina, il sale e le uova e cominciare ad amalgamarli tra loro cercando di evitare grumi con la farina.
Aggiungere poi a poco a poco il latte, sempre continuando a mescolare ed evitando di fare grumi.




























Ungere con poco olio una padella antiaderente o per crepes e versare nella stessa un po' del composto cercando di coprire tutto il fondo senza però farlo troppo spesso.















Cuocere le crespelle per qualche minuto per lato (mi raccomando a fuoco dolcissimo, o saranno bruciate e crude insieme!!).
Impilarle una ad una in un piatto.




























Una volta pronte le crespelle passare alla preparazione degli asparagi.

Affettare il cipollotto fresco, tagliare a pezzetti gli asparagi e tenere da parte le punte (per non stracuocerle, se ne usernno poi alcune, cotte, per la decorazione delle crespelle).




























Far appassire il cipollotto in un'altra pentola/padella, poi aggiungere gli asparagi a pezzetti e farli ben insaporire e ammorbidire.
Se necessario, aggiungere un po' d'acqua, poi regolare di sale e peperoncino.




























Preparare quindi la besciamella.

Il procedimento è sempre il solito e sempre facile.
Prima far sciogliere il burro in un pentolino.















Poi aggiungere lentamente la farina cercando di non fare grumi e di formare un composto che si stacca dai bordi.















Infine aggiungere il latte con il sale disciolto all'interno, a poco a poco, per fluidificare il composto di burro e farina in modo da farlo diventare cremoso al punto giusto.
L'unica cosa che cambia in questo caso è che al posto della noce moscata aggiunta alla fine si usano dei pistilli di zafferano (se non li avete, quello in polvere, ma non troppo).









































Finalmente si può passare all'assemblaggio vero e proprio del piatto.

Cominciare a fare un primo strato con la besciamella sul fondo della teglia/pirofila scelta.
Io ho usato una padellina di terracotta monoporzione.















Posizionarvi quindi sopra la prima delle crespelle.















Poi la ricotta sulla crespella.















E gli asparagi sulla ricotta.















E poi ricominciare la sequenza fino ad esaurimento degli ingredienti dei vari "strati".















Terminare con uno strato di besciamella ricoperta di formaggio grattugiato.















Cuocere in forno a 180°C finché il formaggio e la besciamella non sono ben dorati.















Sfornare, e, prima di servire, decorare le crespelle con alcune punte di asparagi cotte.




























Poi, sono tutte da gustare! ^_^















Ma vi torno a ripetere quanto consigliato già prima:
Fate solo le crespelle per il pasto prescelto, sono belle toste!
Io ho dimezzato le dosi e guardate la foto sopra: è comunque una porzione enorme!!!

Ma sono assolutamente buonissime ^_^

Ciao ciao,
Sara