Lettori fissi

lunedì 16 febbraio 2015

La cassoeula

Eh, questa ricetta la dovevo postare subito, anche se ne scavalca altre in coda :-p
Ancora finché gongolo nei complimenti (era la prima volta che la preparavo!) e nella soddisfazione che le persone che l'hanno mangiata avevano la bocca troppo piena per rispondere ^_^"
Mia mamma, poi, si vede che non sa cucinare molte cose (non voglio essere cattiva, ma non sa proprio cucinare..... ha imparato due cose in croce e non ci mette amore mentre cucina :-( ): mi ha chiesto se avevo cominciato a cucinare ieri mattina presto (per ieri a pranzo....).
Sarà anche memore del fatto che in Sicilia le donnine sono prevalentemente casalinghe (magari oggi un po' meno, eh!) e che non avendo niente da fare si mettono in cucina dal primo mattino (.....), ma accidenti! la cassoeula alla fine è un umido/bollito di carne, e come da indicazioni, occorrono solo 2 ore e 30 minuti per prepararla.
Quindi, ho avuto tutto il tempo di dormire, fare colazione fuori e riposarmi un po' prima di cominciare a trafficare ai fornelli. Dopotutto ieri era domenica!
Non avendola mai preparata avevo un po' di timore che non riuscisse, specie per il fatto di dover usare il burro per rosolare (di solito lo brucio.... ¬_¬), ma mi sono concentrata per bene, ho tenuto la fiamma bassa e, rosolando la cipolla prima e la pancetta dopo, ha cominciato a sprigionarsi un favoloso odore che sapeva di buono, così mi sono definitivamente tranquillizzata e sono andata avanti per la mia strada a cucinare.
Perfettamente in tempo per il campanello della porta!
Un pochetto di difficoltà l'ho incontrata invece per comprare gli ingredienti. Non perché non sapessi cosa fossero, ma perché, data la zona dove vivo, sapevo che non avrei trovato tutto.
E infatti non ho trovato il codino e il musetto di maiale.
Ma è venuta stratosferica lo stesso! :-D



























Ingredienti
  • 500 g di costine di maiale
  • 1 piedino di maiale tagliato in 2
  • qualche cotenna fresca
  • 1 pezzetto di musetto di maiale (non l'ho trovato)
  • 1 codino di maiale (non l'ho trovato)
  • 4 salamini di maiale (verzini) (4 salsicce dolci di maiale)
  • pancetta tesa
  • 30 g di burro
  • 1 piccola cipolla
  • 2 gambi di sedano
  • 3 carote
  • 1 verza intera
  • concentrato di pomodoro
  • sale rosa dell'Himalaya

Preparazione

Per prima cosa, affettare la cipolla e tagliare a pezzetti la pancetta.




























Poi far sciogliere il burro a fiamma bassa (ma bassa sul serio, o si brucierà!) e rosolarvi prima la cipolla, poi la pancetta.









































Una volta appassita la cipolla e ben rosolata la pancetta, aggiungere man mano il resto della carne (costine, musetto, codino e piedino) e farla rosolare per bene.









































Aggiungere quindi le carote a rondelle, i gambi di sedano a pezzi e le cotenne e mescolare bene il tutto.









































Mentre il tutto va' avanti a rosolarsi/insaporirsi, diluire il concentrato di pomodoro in acqua calda e versare acqua e pomodoro sulla carne.




























Dopo una breve mescolata al tutto (regolato di sale), coprire e lasciar cuocere a fuoco basso per un paio d'ore circa, mescolando di tanto in tanto.
Se serve, aggiungere ulteriore acqua calda e riregolare di sale.

PS. Non fate come me, che ogni volta che aggiustavo di acqua e sale riassaggiavo....
In realtà, riassaggiavo spesso, con qualsiasi scusa.... era troppo buona la pucia!
Così la pucia finisceeeeeeeeeee............ ^_^"

Nel frattempo, tagliare a listarelle la verza eliminando la parte dura delle foglie (la costa/la venatura più grossa).

Passato il tempo, aggiungere i verzini (io le salsicce dolci) e le verze tagliate.




























Dare un'ulteriore mescolata e portare a cottura dopo un'altra mezz'ora.















Trasferire la cassoeula in un grosso recipiente da portata.
Servire accompagnata da polenta fatta al momento.















Che dire: non è avanzato niente! Ma niente niente!

Solo le ossa e la pelle per il cane :-p

Sara

Con questa ricetta partecipo all'evento con hashtag #VerdureInvernali della pagina facebook  del blog acquacotta e fantasia, post Le verdure invernali per «L'Italia nel piatto».












venerdì 13 febbraio 2015

Risotto con le quaglie

Sempre dallo stesso libro di cucina del coniglio alla cacciatora, la mia prima esperienza di cottura delle quaglie.
Nel modo più classico: con il risotto.
Per l'esattezza il titolo era "Quaglie con il risotto"..... ma tant'è.....



























Ingredienti
  • 8 quaglie
  • 8 fettine di lardo/pancetta dolce o affumicata
  • 50 g di burro
  • 1/2 costola di sedano
  • 1 scalogno
  • 1 carota
  • brodo
  • sale rosa dell'Himalaya
  • peperoncino in polvere
  • 1 bustina di zafferano
  • 1 noce di burro
  • formaggio grattugiato

Preparazione

Lavare le quaglie, asciugarle a spolverarle di sale e peperoncino.















Poi avvolgerle con le fettine del salume scelto e metterle da parte.















Preparare un soffritto con il sedano , lo scalogno e la carota.















Rosolare le quaglie in metà del soffritto con poco olio extravergine di oliva.















Poi continuare la cottura, con coperchio e a fuoco moderato, per 45-50 minuti, allungando di tanto in tanto con un po' di brodo se il liquido dovesse venir assorbito tutto durante la cottura.




























Con il resto del soffritto, preparare la base per cuocere il risotto allo zafferano.















Tostare il riso 'a secco' e continuare la cottura del riso con il brodo come per qualsiasi altro risotto.









































Da ultimo, sciogliere lo zafferano in un mestolo di brodo.















Per finire, mantecare con il burro e il formaggio grattugiato.




























Far riposare e raffreddare un paio di minuti, poi impiattare il risotto facendo un conca allungata al centro del piatto, che servirà per accogliere le quaglie.















Mettere un quaglia per ogni piatto di riso incastrandola nella conca fatta nel riso.









































Ragazzi, è spettacolare!!!!!!
Se non fosse per tutte le ossa che hanno le quaglie, rifarei sempre questo piatto!
E poi, dopo aver faticato, lo si gusta ancora di più, vero? :-)

Il giorno dopo ne ho portato una razione in ufficio per pranzo :-D















Assolutamente da provare per chi no l'avesse mai fatto e assolutamente da rifare per me!

Buon week end,
Sara

mercoledì 11 febbraio 2015

Coniglio alla cacciatora

Da uno dei miei libri di cucina, di quelli presi nei mercatini e/o nelle bancarelle se in buono stato e se mi ispirano, che tratta di pollame e selvaggina più o meno piccola, ho scopiazzato (mettendoci avviamente anche del mio! :-p) questa ricetta, di cui avevo sempre sentito parlare (probabilmente anche mangiato il piatto) ma che non avevo mai provato a fare, anche per il costo un po' eccessivo della materia prima, il coniglio :-p
Ah, piccolo consiglio: non usate la lombata a fette/tranci, o se la volete usare (come, ahimé ho fatto io) fatevela tagliare dal vostro macellaio di fiducia, perché l'ho presa al supermercato e ho trovato frammenti di osso post cottura seminati per tutta la portata!
Io, ovviamente, ho fatto dosi moooooooooooolto ridotte, essendo da sola.



























Ingredienti

  • 1 coniglio da 1 kg circa
  • 1 cipolla
  • 400 g di funghi porcini
  • 500 g di pomodori pelati
  • 1/2 l di vino bianco
  • 2 cucchiai di farina
  • 1/2 bicchiere di olio d'oliva
  • 100 g di burro
  • 1 mestolo di brodo
  • sale
  • pepe

Preparazione

Tagliare a pezzi il coniglio, lavarlo bene e asciugarlo.















Affettare sottilmente la cipolla.















Poi, far sciogliere il burro in una padella e scaldarlo insime all'olio.




























Quindi, far appassire la cipolla nell'olio&burro.















Mettere il coniglio a pezzi nel sofferitto di cipolla.















Poi, quando si è un po' colorato, spolverarlo con la farina.




























Irrorare il coniglio col vino bianco e farlo sfumare.















Versarvi successivamente sopra i pelati.















E i funghi lavati, mondati, asciugati e tagliati a fettine (io ho barato e usato i funghi in scatola già affettati --- rendono bene anche loro!).















Continuare a cuocere, con il coperchio e la fiamma bassa, fino a completa cottura del coniglio.
Se la salsa dovesse addensarsi troppo, diluirla con un mestolo di brodo.















E da ultimo, regolare di sale e pepe (io peperonciono in polvere).















Amalgamare bene il tutto delicatamente e terminare la cottura.















Servire e mangiare caldo! Occhio a non pelarsi la lingua, però! ;-)





























Sara