Lettori fissi

venerdì 30 giugno 2017

Lezioni di patchwork - Appliqué con la tecnica francese

Eccomi qui a mostrarvi anche l'altra tecnica per fare patchwork appliqué, quella francese, che poi è anche quella che preferisco.
La tecnica americana è spiegata nel post Lezioni di patchwork - Appliqué con la tecnica americana.
Rispetto alla tecnica americana, la particolarità di quella francese è che le applicazioni risultano piatte, senza imbottitura. Quindi si possono sovrapporre diverse applicazioni una sull'altra prima di ottenere un certo spessore.
Personalmente la preferisco, anche perché, oltre che fermarle alla stoffa sottostante con la carta termoadesiva (quella che si incolla stirandola col ferro da stiro), ci si può sbizzarrire a decorare i bordi delle applicazioni con mille e mille diversi punti del ricamo decorativo.



























Materiale necessario
  • stoffa colorata
  • stoffa beige o neutra
  • carta termoadesiva
  • base per l'appliqué
  • forbici
  • matita e gomma o penna
  • ferro da stiro senza vapore
  • ago e cotone da ricamo

Realizzazione

Come per la tecnica americana, per prima cosa bisogna scegliere la base da cui partire, per esempio la base di una presina per la cucina, ma potrebbe essere anche una trapunta, una tovaglietta americana (come quella nella foto sopra) e anche solo la stoffa di una tovaglia (quindi senza imbottitura).

Scegliere poi il disegno da applicare alla base scelta e fotocopiare il disegno tante volte quante sono i pezzi che compongono il disegno. 

Es. Il disegno dell'immagine sottostante è composto di quattro elementi (3 foglie e 1 pallina) tutti sovrapposti tra di loro; per ottenere tutte e 4 le sagome intere bisogna fare 4 fotocopie del disegno (in questo caso ne sarebbero sufficienti solo 2 perché le foglie non sono sovrapposte tra di loro ma solo con la pallina --> 1 per le 3 foglie e una per la pallina).



















Tagliare tutte le sagome che compongono il disegno, quindi posizionare ogni sagoma sulla carta termoadesiva sulla parte liscia e sagomare il disegno, comprese le parti con le linee tratteggiate.

Tagliare quindi le sagome sulla carta termoadesiva.

Appoggiare la soffa dalla parte del rovescio sulla parte ruvida della carta termoadesiva.
Quindi stirare stoffa e carta insieme con il ferro senza vapore in modo che si incollino tra loro.

In alternativa, si può prima eseguire la stiratura di stoffa e carta e poi tagliare entrambe a filo del disegno della sagoma, senza lasciare margini.

Togliere la pellicola presente sul lato liscio della carta termoadesiva (il lato dove era stata riportata la sagoma) e stirarla dopo averla posizionata sulla base dell'appliqué scelta.

L'applicazione potrebbe terminare così, ma la carta termoadesiva, per diversi motivi, troppo caldo, o anche solo dopo molto tempo dalla stiratura, eg. anni, potrebbe tendere a scollarsi, quindi viene sempre consigliato di fermare ultriormente le applicazioni con dei punti del ricamo.
Il punto consigliato di solito è il punto festone, ma personalmente lo detesto.
Quindi, mi sbizzarrisco ad utilizzare i punti del ricamo decorativo, come nelle foto di seguito.

Questo è un grembiule da cucina che ho regalato a mia mamma.

I cuori applicati sono decorati col punto festone.
Il filo che li unisce, invece, è realizzato con il punto catenella.























Ingrandimento della foto a inizio post

Questa è una tovaglietta americana per la prima colazione con applicazioni stile Tilda (sono le lumachine Tilda) che ho regalato ad una mia amica virtuale di un gruppo di punto croce.

Un punto decorativo per il guscio della lumachina e un'altro per il corpo.





Ingrandimento della foto a inizio post

Stessi punti decorativi della foto precedente, colori diversi.
Perché anche i colori fano parte della bellezza delle decorazioni.









Ingrandimento della foto a inizio post

Questo è il punto strega, e io lo adoro!
Lo userei sempre.
Visto come segue armoniosamente le curve della sagoma? ^_^









Ingrandimento della foto a inizio post

Le foglie sono applicate con una semplice filzetta.
Stavolta con un colore di contrasto, anziché tono su tono come per le lumachine e i loro gusci.









E questo è il retro della tovaglietta dopo le applicazioni e i punti decorativi.
E' un bell'effetto, vero?












E questa la tovaglietta completa.






Facile, vero?
Io trovo che sia più facile e veloce questa tecnica ripetto quella americana, e anche con più possibilità di sbizzarrirsi con le decorazioni.

Voi che ne pensate?

Mentre ci pensate, auguro a tutti buon weekend :-)

Sara

mercoledì 28 giugno 2017

Pancakes, la colazione dei campioni

Sempre dai miei amati ricettari per bambini della Husborne, questa dal volume "Impariamo a cucinare", una colazione che non può non piacere.
Dolce e salata insieme, da noi non è molto comune, in Italia siamo troppo di corsa e a malapena ci concediamo caffé e brioche.....
Il ricettario le chiama frittelle, ma in realtà si tratta dei pancakes.
Una cosa che odio delle nuove edizioni dei questi ricettari della Husborne è che hanno italianizzato tutte i nomi delle preparazioni: i pancakes sono diventate le frittelle, la quiche Lorraine è diventata la torta salata, le crepes sono diventate le crespelle..... Uffa...! Anche il nome in lingua originale fa parte della magia del piatto, o no?
Vabbeh, passiamo alla preparazione ;-)



























Ingredienti
  • 200 g di farina autolievitante (io normale integrale)
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere
  • 2 cucchiaini di zucchero semolato
  • 1 uovo
  • 300 ml di latte
  • 15 g di burro
  • olio di semi, per friggere (io un velo di burro fuso)
  • sciroppo d'acero o miele, per servire (io marmellata di mirtilli)
  • una padella per crepes o una padella molto antiaderente

Preparazione

Setacciare la farina e il lievito, quindi mescolarli insieme allo zucchero.


Sbattere l'uovo nel latte con un frustino a mano o con una forchetta.















Nel frattempo, far sciogliere dolcemente il burro sul fuoco.




























Mescolare il burro al latte e uovo e mescolare per far amalgamare bene.




































Versare, poco alla volta, la parte liquida degli ingredienti nella farina & co e mescolare delicatamente per eliminare gli eventuali grumi che si potrebbero formare.

NOTA
Io ho preferito versare tutto il liquido nella farina in una volta sola e poi usare un frullatore elettrico per eliminare i grumi.
Stesso risultato, minor fatica :-p












































Visto come è bello liscio e senza grumi?













Scaldare quindi la padella per crepes (o una veramente molto antiaderente e possibilmente con il fondo piatto, invece del solito fondo leggermente concavo che hanno le padelle) dopo aver distribuito sul fondo un filo di olio di semi.

NOTA
Personalmente preferisco il burro. Anche se non sembra, anche ciò che viene messo in padella per friggere contribuisce al sapore finale dei pancakes.

Con un mestolo da brodo, prelevare un po' di impasto e versarlo velocemente al centro della padella.

NOTA
Non tenere la fiamma troppo alta, il pancake non cucinerà prima, si scurirà soltanto di più tendendo ad un sapore amarognolo di bruciacchiato.




























Quando i bordi saranno leggermente più scuri e asciutti sarà il momento di girare il pancake.
Ci vorrà solo qualche minuto.
Il pancake deve essere girato molto velocemnente, o la parte sopra ancora non cotta sbrodolerà da tutte le parti rovinandolo.
Infilare una spatola non troppo piccola (o non riuscirà a sorreggere il pancake ancora semi cotto) sotto il pancake e con un rapido movimento del polso rovesciarlo nella padella stessa, possibilmente sempre al centro della stessa.

NOTA
Tranquilli se non vi riesce, ci vuole un po' di pratica, io ancora adesso se non sto attenta, invece dei pancakes faccio delle frittate sbilenche..... ¬_¬



















Il retro del pancake già cotto deve essere bruno-dorato ma non troppo.
Se risulta più scuro significa che la fiamma sotto la padella è troppo alta, quindi deve essere abbassata.
Continuare a cuocerlo finchè infilandoci sotto la spatola scivola via e si stacca senza problemi.

NOTA
Personalmente preferisco cucinarli uno alla volta, non si sa mai che disastri possa combinare! ;-p















Continuare a cuocere nella stesso modo i mestoli di impasto fino ad esaurimento dello stesso.
Impilare i pancakes uno sopra all'altro man mano che sono cotti.


La ricetta classica dice di servirle accompagnate da sciroppo d'acero o da miele.
Personalmente li trovo dei sapori esageratamente dolci, quindi ho optato per una marmellata di mirtilli senza zuccheri aggiunti.
Ormai lo sapete che non amo l'estrema docezza, no? ;-)
Li ho mangiati a mo' di panino con in mezzo un generoso strato di marmellata.
Che volete, la quantità di marmellata è pareggiata dalla farina integrale e dalla mancanza di zuccheri extra nella marmellata stessa.
Ma potete farcirli o ricoprirli con tutto ciò che preferite: marmellate o confetture, creme fraiche, salse agrodolci, sciroppo d'acero e/o frutta fresca. Azzarderei pure di accompagnarli con del gelato, sarebbe un po' come mangiare la brioche col gelato, no? ^_^























































Quindi, largo alla colazione che piace a tutti, specie ai bambini, la colazione dei campioni! :-D

Buona giornata a tutti,
Sara

lunedì 19 giugno 2017

Halva, dolce tipico mediorientale

E dopo un gran bel po', ritorno con una ricettina.
Sempre presa da uno dei miei libretti di cucina della Husborne per insegnare a cucinare ai banbini.
E' incredibile, non mi ricordo mai come si intitola, ma ricordo perfettamente di averlo comperato a Modena, durante una delle mie ultime trasferte.
Questo volume in particolare presente varie ricette da tutto il mondo :-)
E infatti, quella che vi presento, è la ricetta di un tipico dolce mediorientale.
Non è un dolce cotto, ma quando ero incartata come una mummia dovevo pur passarlo il tempo, no? :-p



























Ingredienti
  • 90 g di zucchero
  • 120 g di burro
  • 120 g di farina di semola
  • 300 ml di acqua
  • 2 gocce di essenza di vaniglia (io 1 pizzichino di vaniglia Bourbon in polvere)
  • 20 mandorle spellate (io scaglie di mandorle)

Preparazione

Per prima cosa, far sciogliere lo zucchero nell'acqua finché questa non ritorna trasparente.




























Mentre si raffredda un pochino, in un'altra pentola far sciogliere dolcemente il burro.















Aggiungere quindi gradatamente la farina mescolata al pizzico di vaniglia, come se si stesse preparando la besciamella classica.




























Far cuocere per qualche minuto, non più di 5 minuti, per far rapprendere un po' il composto (ma non troppo).
















Aggiungere infine l'acqua con lo zucchero sciolto, sempre come se si stesse aggiungendo il latte per la basciamella.
Mescolare bene per far sciogliere i grumi, ma non cuocere più di altri 3-5 minuti.

















































Una volta addensato, versare il composto in uno stampo (possibilmente quadrato) di dimensioni tali da ottenere uno strato da 1 o 2 cm di altezza.
Per livellare il composto aiutarsi con un cucchiaio o con una spatola per creme.


NOTA
Per far meno fatica, io ho prima foderato lo stampo con della carta da forno, in modo tale da poter poi estrarre il dolce con facilità dallo stampo.



















Cospargere la superficie con le scaglie di mandorle (o, come dice la ricetta originale, disporre le mandorle in maniera equidistante una dall'altra per fare in modo di trovarsi poi al centro di ogni dolcetto).




















Tagliare il composto in quadretti di qualche cm, la ricetta dice 5 cm, ma penso che dipenda anche dalla quantità dei commensali che uno ha come ospiti ;-)



























E' un dolce MOLTO dolce, per noi europei che non siamo abituati a determinati sapori, va preso con il contagocce, ergo a piccole dosi, e il fatto che in medioriente lo accompagnino a fine pasto al the o a del caffé forte la dice lunga.....

Secondo me, può starci anche a colazione e/o a merenda. Certo non sempre, vista la quantità di burro necessaria!

Che dire, a me non è dispiaciuto troppo, anche se per me è esageratamente dolce.
Mi piace provare nuove ricette e provare ad incontrare almeno culinariamente altre culture.

Buona giornata a tutti,
Sara

martedì 13 giugno 2017

Per il compleanno di mia cognata

L'ultimo mio giorno di malattia era il compleanno di mia cognata.
Mi sono ingegnata con qualcosa di semplice, una parure collana + orecchini.
La collana ha detto che non mi prometteva di metterla perché non era il suo genere (quella che le ho fatto a Natale invece le è piaciuta tantissimo e l'ha messa per capodanno), gli orecchini invece le piacevano, ho solo dovuto cambiarle la monachella che avevo usato perché il suo buco alle orecchie era troppo piccolo. Ma ci sta.

Questo il pacchetto regalo, ho usato la carta con i girasoli, che le piacciono (li ha messi anche nel bouquet del matrimonio, quelli nani) e nastrini blu (colore che adora).























Collana "lunga" (nel senso che non è un girocollo) con catena oro, sfere oro e pietra dure ovali azzurre.
Orecchini dorati pendenti con sfera dorata e supporto attorcigliato ad elica.


































Particolare della collana




















Particolare collana + orecchini




















Particolare orecchini
















Effetto orecchini indossati





















Al prossimo compleanno,

Sara

lunedì 12 giugno 2017

Linky Party - tema: legno

Lo stop forzato post operatorio al braccio sinistro mi ha fatto venire voglia di partecipare a tutte le raccolte e/o giochini che incontro sbirciando la blogsfera.
Di solito riesco a riutilizzare post precedenti, ma siccome le foto che intendo usare fanno parte dell'enorme post delle vacanze al mare dello scorso anno ne rifaccio uno apposito, mattendo comunque il link a quel post ;-)

Vacanza nel Parco del Delta del Po

Ecco le immagini con cui partecipo a questo linky party:

Scale di accesso ai moli, sempre in legno, per il battello sul Po di Tolle













Delimitazioni agli accessi in spiaggia, paletti in legno











Piccola cappella all'aperto interamente in legno costruita dai pescatori










Zone di allevamento di mitili, in legno, Sacca di Scardovari















Quindi,
con queste foto partecipo al Linky Party + Giveaway a tema legno organizzato da Daniela del blog Decoriciclo.













Buona settimana a tutti,
Sara