Lettori fissi

martedì 23 aprile 2013

Cozze olio limone e prezzemolo

Questo piatto, di semplicissima preparazione, me lo sognavo da anni.
Lo preparava mio padre, lo ha fatto finché andavo a scuola, poi è andato in pensione e ora fa un po' quello che vuole..... vabbeh.
Ricetta identica, solo leggermente modificata nel condimento delle cozze.

 
Ingredienti
 
  • 1 kg di cozze crude col guscio (possibilmente col guscio molto pulito, si farà meno fatica dopo)
  • poca acqua, per far aprire le cozze
  • olio extravergine di oliva
  • succo di limone
  • prezzemolo secco in polvere
  • sale
 
Preparazione
 
Sciacquare velocemente le cozze col guscio sotto l'acqua, per togliere il viscido che hanno.
Mettere a bollire 1 dito di acqua non salata; appena bolle buttarvi dentro le cozze.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Mescolare e far bollire col coperchio per qualche minuto, finché tutte le cozze saranno aperte.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Io sono stata davvero fortunata, oltre ad essersi aperte tutte, erano tutte cozze (intendo i mitili, l'interno molle) enormi!
Sgusciare le cozze stando attenti a non spappolarle e metterle da parte in una scodella.
Scegliere le valve (sono i mezzi gusci vuoti) più grosse e belle e lavarle bene sotto l'acqua corrente.
Se i gusci delle cozze erano già abbastanza puliti (belli neri e lucidi e senza i filamenti cordosi) questa operazione sarà abbastanza veloce.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Asciugarli uno ad uno per bene con carta assorbente, poi disporli su dei vassoi uno a fianco all'altro, cercando di farli stare in piano.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Riprendere le cozze (i mitili) messe da parte e metterne una in ogni valva, fino ad esaurimento delle cozze.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Io in realtà ne ho preparate così solo la metà, l'altra metà è finita dritta dritta nel sugo al pomodoro e cozze (preparato con cipolla rossa e pelati) con cui in parte ho condito la pasta del mio pranzo di oggi. Slurp! :-p
Ottimissime anche così, e poi che bello sentirle in bocca, di solito le vendono sempre abbastanza piccole e quasi si perdono nel sugo....
 
Con un frullatore ad immersione, creare un'emulsione col succo di limone, l'olio extravergine di oliva, il prezzemmolo secco in polvere e il sale.
Io sono partita da una quantità uguale di succo di limone e olio extravergine di oliva, poi ho aggiustato il mix aggiungendo altro olio.
In realtà non ci sono dosi esatte, bisogna assaggiare la salsina e sistemarla secondo il proprio gusto (più salata, più limonosa, ecc.).
Io ho ottenuto una salsa abbastanza viscosa (merito dell'olio extravergine di oliva), che sapeva di limone e aveva appena un sentore di prezzemolo e sale. Il mix giusto che volevo ottenere, anche qui va molto a fortuna, quindi, occhio! cominciare con piccole dosi, dato che gli aggiustamenti sono sempre in eccesso.
Ricordo che invece mio padre usava olio di semi. Ma vi assicuro che non c'è paragione con l'olio extravergine di oliva, che è molto meglio per la consistenza finale della salsa, e, secondo me, lega anche di più col succo di limone.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Versare un po' di salsina in ogni valva sopra le cozze e servire.
 


Come si mangiano? Così, come la foto sotto: si prende una valva in mano e si porta alla bocca come per bere da un bicchiere. Si, si, lo so, non è per niente signorile. Non si può avere tutto. Ma sono troppo buone! E questo è l'unico valido e soddisfacente modo che conosco per gustarle al meglio.

 
Guardate qua cosa è avanzato: niente di niente!
 
 
Le volete provare? Sono certa che non ve ne pentirete! :-D
Sara
 

lunedì 22 aprile 2013

Megaricamo confezionato

Ed ecco qui il super ricamo per il matrimonio confezionato, come vi avevo anticipato, a mo' di pergamena (gigante, ovviamente!).



Sono stata anche abbastanza brava (e fortunata :-p) a posizionare il ricamo perfettamente centrato in altezza in modo tale che quando ho fatto la cucitura per i bastoni, sia sopra che sotto, mi sono trovata sullla linea di cambio del quadrato colorato, e lì, andare diritti è una bazzecola!


I bastoni che ho usato sono quelli che si usano per gli armadi, sapete, no, quelli dove poi si attaccano gli appendini con i vestiti. Ma rendono che è una meraviglia, vero? Sembrano le pergamene che venivano usate nell'antica Grecia o nell'antica Roma ^_^
E poi li ho trovati dello stesso colore della scritta. L'unica cosa è che li ho dovuti accorciare un po' con un seghetto, ma è stato semplice.


Con questo ricamo gigante partecipo al Link party d'autunno creativo del blog Dolcezze creative.


Sara

Con questo ricamo partecipo al 2° Link Party - Comple-blog del blog Dolcezze creative.












martedì 16 aprile 2013

Torta salata ricotta carote e salsiccia fresca

Questa torta salata è un po' diversa dal solito, anche se c'è sempre l'immancabile ricotta.
E sempre facilissima da preparare :-)



























Ingredienti
  • 1 rotolo di pasta sfoglia rotonda
  • 200 g di ricotta
  • 100 g di carote crude grattugiate
  • 1 uovo
  • 100 g di salsiccia fresca
  • 50 g di formaggio grattugiato (facoltativo)
  • sale
  • noce moscata
  • latte, per spennellare la sfoglia
  • 5 pomodorini, per decorare la torta

Preparazione

Versare in una capiente ciotola la ricotta, le carote grattugiate, il formaggio frattugiato, l'uovo, il formaggio grattugiato e la noce moscata.















Mescolare con un cucchiaio di legno per amalgamare. Se serve, regolare di sale.















Con le mani, ridurre la salsiccia a piccoli pezzi estraendola dalla pelle e sparpagliarli nel composto appena amalgamato.
Poi mescolare delicatamente con il cucchiaio di legno.















Srotolare la pasta sfoglia con la sua carta nella teglia facendola ben aderire ai bordi.
Versarvi dento il ripieno della torta salata.















Richiudere verso l'interno i lembi di pasta sfoglia eccedenti e spennellarli con un po' di latte.















Tagliare a croce 5 pomodorini (senza arrivare in fondo, ma facendo in modo che si aprano a fiore) e posizionarli sul ripieno della toorta.















Cuocere in forno a 200°C per circa 45 minuti, o finché la sfoglia diventa gonfia e dorata.




























Non preoccupatevi se al centro ci sarà un po' di liquido, è per via dei pomodorini. Appena raffreddata la torta, verrà riassorbito dal ripieno.















A discapito di quel che temevo, la salsiccia se veramente fresca e appena fatta rimane morbida all'interno della torta e prende quel giusto di consistenza da non essere più cruda.
Se decidete di usare anche il formaggio grattugiato, che non sia aperto da troppo tempo, altrimenti sarà troppo saporito (infondo, anche se grattugiato, col tempo che passa si stagiona anche lui!) e rischierà di coprire gli altri sapori.
Che dirvi? Esperimento riuscito! Sapore davvero gradevole e sicuramente da rifare :-)















Buon appetito,
Sara

mercoledì 10 aprile 2013

Cioccolatini temperati

Realizzare questa ricetta è stato come scalare l'Everest! Giuro. Ma il risultato mi ha poi ripagato della fatica, anche se non era proprio come la ricetta originale. Ma direi che come primo tentativo non c'è stato davvero male :-)
Ogni volta che dico cioccolato temperato mi viene da ridere e sghignazzare perché penso alle matite colorate temperate col temperamatite e mi immagino il cioccolato e il temparamatite abbinati :-D
Poi, per la prima volta dopo 1 anno che l'avevo comperato, ho usato il termometro per misurare la temperatura dei cibi: cavoli se è sensibile!
In realtà, ho dovuto realizzarli in 2 riprese, nel senso che la prima volta ho cominciato, ma non ho potuto finirli..... la seconda volta, ince e per fortuna, sono riuscita ad arrivare in fondo alla preparazione.
La ricetta originale l'ho presa dal blog Araba Felice... in cucina! di Stefania, post Starbooks di Marzo 2013: Tartufi di cioccolato bianco alle fragole e pepe rosa.
Una differenza fondamentale con questa ricetta: Stefania ha usato cioccolato bianco (come elencato negli ingredienti della ricetta del libro "Avventure al Cioccolato" di Paul A.Young da cui ha preso la ricetta), io cioccolato fondente perché il bianco non mi piace, ma poi ritarato con quello bianco in corso d'opera, quindi alla fine cioccolato al latte :-p
Il pepe l'ho eliminato volutamente dagli ingredienti in quanto non mi piace.














Ingredienti
  • 200 g di fragole
  • 75 g di zucchero di canna
  • 200 g di panna liquida fresca
  • 450 g di cioccolato fondente (250 g fondente e 200 g bianco)
per la copertura
  • 300 g di cioccolato bianco (200 g fondente e 100 g bianco)


Preparazione

Per prima cosa, lavare le freagole ed asciugarle. Poi metterle in un pentolino assieme allo zucchero di canna e ridurle ad una purea (tipo mermellata, per intenderci). Stefania dice che si devono ridurre di circa la metà, ma a me non è riuscito nessuna delle 2 volte che ci ho provato (anche se la seconda volta era meglio). Mi ha detto che forse ho usato fragole troppo mature e io suppongo anche, a questo punto, che fosse troppa anche la panna rapportata alla maturità delle fragole. Ergo, il composto è rimasto più molle di quel che doveva....














Qui di seguito, la purea la 1a volta e la purea la 2a volta. La 2a è più densa, ma non abbastanza.














Aggiungere la panna fresca e far sobbollire per qualche minuto.















Togliere dal fuoco ed aggiungere il cioccolato sbriciolato.
La 1a volta ho usato solo quello bianco, come diceva la ricetta, la 2a volta ho usato un po' di cioccolato fondente e poi ho cercato di aggiustare con quello bianco. Questo perché il cioccolato fondente copre completamente il sapore delle fragole. Questo è l'unico rammarico di aver non aver usato il cioccolato bianco. La scelta degli ingredienti di un autore per le ricette hanno sempre il loro perché.

Far raffreddare a temperatura ambiente prima di mettere in freezer per una notte.

Come era il composto per il ripieno la 1a volta e la 2a volta.














La 1a volta è rimasto decisamente molle anche dopo il freezer (addirittura ho dovuto usare 2 cucchiai tanto era appiccicoso per poter fare le palline), la 2a volta era abbastanza duro (il cucchiaio resta in piedi da solo!) da riuscire a preleverne parti e farci delle palline (ovviamente poi rimesse in freezer alla velocità della luce, o si sarebbero ammollate pure loro!).

















Aiutandosi con dello zucchero a velo o della maizena/fecola, prelevare parti del composto e formare delle palline che poi saranno il ripieno dei cioccolatini. Disporle su un vassoio e metterle in freezer.

















Si, ok, non sono una uguale all'altra, ma capitemi. Guardate che obrobri erano la 1a volta! Completamente molli e "sedute" nei pirottini (ce li ho messi per non far dilagare il composto per tutto il vassoio.....) e non si sono solidificati neanche dopo giorni interi!















Il giorno dopo il secondo tentativo mi sono azzardata a provare a temperare il cioccolato per la copertura.

Per temparare il cioccolato per la copertura, ridurlo a pezzi e farlo sciogliere dolcemente a bagnomaria (io sempre il mix fondente e bianco).















Poi togliere dal fuoco e far scendere la temperatura fino a 26°C.
Ma non è mica così facile, sapete? Quando l'ho tolto dal fuoco il termometro misurava più di 50°C!
E giù a mescolare con un cucchiaio di legno per farlo raffreddare e far scendere prima la temperatura.














Poi rimetterlo sul fuoco e far arrivare la temperatura a 31°C. A me in pochi secondi è rischizzata oltre i 40°C. Inutile dire che l'ho levato velocissimanente dal fuoco. Probabilmente la fiamma era troppo alta, ma con una cucina a gas casalinga come si fa a regolarsi per bene?
Stavolta ho aspettato, mescolando, che scendesse a 31°C.















Questa la consistenza del cioccolato temparato.















Velocemente prendere le palline messe nel freezer e con l'aiuto di un cucchiaio immergerle nella copertura di cioccolato e farle scivolare su un altro vassoio coperto con della carta da forno.
Se la copertura si indurisce, metterla di nuovo per pochissimo sul fuoco, bassissimo, per riammorbidirla.
Mettere il vassoio con i cioccolatini in frigo o in freezer.















Anche freddi di freezer sono perfettamente morsicabili senza arrivare a rompersi i denti.
Il cioccolato della copertura fa crik-crok e si sbriciola proprio come un cioccolatino di pasticceria e il ripieno è morbido, quasi caramelloso, tipo caramelle mou.













Allora, che ne dite? Quelli che ho fatto sono letteralmente evaporati! Peccato, ma che bello sapere che sono piaciuti e che sembrano quelli comprati! (anche se la forma lascia un po' a desiderare....)
E poi gongolo per la mia prima temperatura del cioccolato col termometro che ho usato per la prima volta :-)
E peccato anche per il sapore delle fragole, sparito, ma i semini si sentivano :-D


Al prossimo pasticcio :-p
Sara

Con questa ricetta partecipo al link party San Valentino fai-da-te organizzato da Carlottina del sito MyCandyCountry.














lunedì 8 aprile 2013

Megaricamo finito!

Eh, si! Finalmente l'ho finito. E' così grande che non ricordo nemmeno quando ho cominciato a lavorarci ¬_¬
Ora manca solo la confezione :-)
Ma forse è meglio che vi dica di che cosa si tratta, vero? Già, già!
E' ciò che ho pensato di regalare a mio cugino e futura moglie che si sposeranno il prossimo 28 aprile.
Un ricamo che misura circa 1,5 mt per 55 cm, da appendere alla parete stile pergamena.
Sono tutta matta, vero?
Un testo interamente a punto croce, con lo stile del testo inventato da me, eccetto il titolo e la frase finale. Qualche impreziosimento qua e là (un cuore a punto scritto, due fedi con fili dorati, qualche parolina e disegnino qua e là e l'ultima parola contornata di filo dorato. Perché? Lo capirete da soli!) e l'immancabile firma.

Eccolo tutto intero, a seguire gli ingrandimenti del ricamo :-)




































Titolo del ricamo e del testo
















Testo in varie parti





































































Ultima frase, nello stesso stile del titolo














Particolare dell'ultima parola, più la firma






















Con i tempi che corrono riguardo ai matrimoni, è un bell'augurio, vero? :-)

Cioa a tutti,
Sara