Quest'anno ho rifatto quasi tutte le escursioni dello scorso anno e ne ho fatte anche altre "nuove" sia in barca che in macchina.
In barca
- Po di Maistra e Golena di Ca' Pisani
- (*) Sacca del Canarin, Busa di Scirocco, Grande Foce con puntatina nell'ex-Isola della Batteria
- (*) Un viaggio nel silenzio della foce (Po di Volano)
- In barca nelle Valli di Comacchio (da Stazione Foce)
- (*) Navigando dal mare alle Valli (da P.to Garibaldi a Stazione Foce)
- Il Faro di Goro e l’Isola dell’Amore
- Sacca degli Scardovari
- (*) Via delle Valli per Porto Levante
- Via delle Valli per Albarella
- Strada per la spiaggia di Boccassette
- Isola della Donzella (* -- la parte interna dell'isola, la parte esterna è la Sacca degli Scardovari)
- Isola di Polesine Camerini
(*) Nuove escursioni rispetto lo scorso anno
Quest'anno ne ho fatte così tante in barca che alla fine si ricordavano il mio nome e me ne hanno regalata pure qualcuna! ^_^"
Ma smetto subito di tediarvi e passo alle foto.
Quest'anno è stato un anno molto ricco per le foto. Le guide hanno detto che siccome in primavera ha fatto freddo e ha piovuto molto, le schiuse delle uova sono avvenute dopo, quindi tutto il ciclo di vita dei volatili si è traslato in avanti, col risultato di riuscire a vedere specie che di solito non si vedono in tarda estate.
Ho visto persino un piccolo di fenicottero :-D (beh, diciamo un giovine fenicottero)
Dal momento che sono arrivata di venerdì (ho approfittato del fatto che per il mio contratto di lavoro il 16 agosto è un giorno di festa) ho fatto subito la prima escursione nel Po di Maistra (un tempo il ramo principale del Po, ora il più selvaggio e paludoso e con la minor portata di acqua).
Qui ho avuto 2 belle sorprese: nella Golena di Ca' Pisani abbiamo visto un ibis mignattaio, poi, abbiamo fatto una sosta ad un attracco lungo il Po di Maistra e ci siamo affacciati sulla via delle Valli per Porto Levante. Fenicotteri! ^_^ Un po' lontani, ma che soddisfazione vederli anche in Veneto.
E poi, finalmente il piro piro (non ridete! si chiama proprio così).
Non che non lo avessi mai visto, eh, ma era sempre in volo e risonoscere un volatile piccolo solo dal di dietro, sapete......
Tra l'altro, si confonde perfettamente con l'ambiente melmoso e pieno di verde dietro cui nascondersi.
Non che non lo avessi mai visto, eh, ma era sempre in volo e risonoscere un volatile piccolo solo dal di dietro, sapete......
Tra l'altro, si confonde perfettamente con l'ambiente melmoso e pieno di verde dietro cui nascondersi.
La seconda escursione che ho fatto in barca è partita dalla Sacca del Canarin (ci si accede dall'Isola di Polesine Camerini, l'ho scoperto a luglio :-p), poi abbiamo percorso la Busa di Scirocco (guardando la cartina del delta, il ramo finale del delta del Po di Pila verso l'Emilia Romagna), un pezzo della Busa dritta (guardando la cartina del delta, il ramo finale del delta del Po di Pila che continua dritto verso la ex-Jugoslavia), girando intorno al faro di Punta Maistra (ormai lontano dalla foce, disabitato e felice sede di nidificazione di aironi ed altri volatili) e arrivando fino all'Isola che non c'è (una lingua di sabbia relativamente giovane, ma in continua crescita, che compare e scompare in base alle maree) e con una puntatina nell'ex-Isola della Batteria, fino a sbattere letteralmente contro i ruderi delle abitazioni semi sommerse (mica che sia tutta una finta turistica! vi assicuro che sono ruderi veri, in zone di terra che era stata bonificata e che il mare si è ripreso a seguito dell'esagerata estrazione del metano nel sottosuolo negli anni '50-'60).
La centrale dell'Enel, che si vede da ogni angolo del parco
La centrale dell'Enel, che si vede da ogni angolo del parco
Il faro di Punta Mistra (o di Pila), visto dall'ex-Isola della Batteria, al di là della Busa Dritta
Gli aironi bianchi in mezzo ai rami della vegetazione intorno al faro
Ruderi delle abitazioni dell'ex-Isola della Batteria
La terza escursione (la terza in 3 giorni!) era una di quelle "nuove", sul Po di Volano (Un viaggio nel silenzio della foce).
La partenza era dall'Oasi di Cannevié (ex valle da pesca), dove un tempo si allevavano le anguille, tant'è vero che rimangono i resti di un lavoriero.
Che cos'è un lavoriero? (Definizione presa dalla Treccani)
E' uno strumento per la pesca in uso nelle valli da pesca (in Veneto ancora oggi e in Emilia Romagna in passato) per la cattura soprattutto delle anguille nel periodo della migrazione verso il mare.
E' costituito da una grata a forma di V, con il vertice verso il mare e i lati addossati alle sponde ed è posizionato nel canale di foce della valle.
Una fessura nel vertice fa sì che l'anguilla (o il pesce di turno), una volta penetrata, si raccolga nel tratto di canale antistante e non possa più tornare indietro.
Finalmente un'escursione con persone davvero interessate, non con gente che pensava di salire su uno yacht e prendere il sole, parlare al cellulare e con marmocchi urlanti e saltellanti per tutta la barca! ^_^"
Immancabili gli aironi e le folaghe
Piro piro e beccacce di mare
Chiurli in ogni dove, svassi maggiori, germani reali
Il Po di Volano assomiglia al Po di Tolle, parecchi canneti e bonelli (i grumi di argilla su cui crescono le canne e i piccoli arbusti) ai lati, pochi alberi ma tanti pesci e volatili. Ho visto saltare fuori dall'acqua diversi cefali, ma non sono riuscita a fare la foto al volo!
Per ora vi lascio, altrimenti questo post diventa lunghissimo! ^_^"
Ai prossimi post sul resto delle escursioni,
Sara
Interessante il tuo racconto. Io non sono mai stata sul delta del Po ma vedo che c'è la possibilità di fare molte escursioni con persone competenti e di fare foto interessanti. Mi piacerebbe visitare per bene quella zona. Bel racconto e belle foto . Saluti.
RispondiElimina7000 foto?????
RispondiEliminaHai cambiato mestiere? Vuoi fare la fotografa?
Complimenti per il racconto e grazie per questa prima selezione di foto in anteprima per noi.