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mercoledì 19 settembre 2018

Vacanze nel Delta del Po Veneto - La Via delle Valli

Ciao a tutti,
questa escursione in macchina l'ho fatta lo stesso giorno di quella nell'Isola di Polesine Camerini (post precedente), ma il pomeriggio.
Intanto, sentir dire che la Via delle Valli si potesse fare in macchina mi ha molto sorpreso e rallegrato, gli anni precedenti tutti parlavano sempre di farla in bicicletta soltanto.
In realtà, la steda e asfaltata e a doppia corsia (a parte un piccolo tratto)...... mah!
La Via delle Valli altro non è che la strada panoramica per raggiungere Albarella. Peccato che se non risiedi ad Albarella o non hai una prenotazione in una struttura vacanziera col cavolo che ti fanno entrare! Neanche a piedi!
Da un lato la Via delle Valli è costeggiata dal Po di Levante, dall'altra parte è una strada interna (un po' più stretta, ma sempre asfaltata e una corsia che va e una che viene) che gira intorno.
Quelle che vengono chiamate Valli, in realtà, a guardarle sembrano delle grandi vasche di allevamenti di pesci, ma naturali. Sono fatte così anche le Valli di Comacchio, ma di forma molto più irregolare e meno squadrata.

Ma passiamo alle foto.

Beccapesci che si sono involate appena sentito il rumore della mia macchina
























Anche qui ruderi disabitati e sconsacrati (come questa chiesetta) sopravvissuti all'inabissamento del terreno causato dall'eccessiva estrazione di metano nel sottosuolo nella seconda metà del 1900.















































Visto che sembrano delle vasche di allevamento pesci?
























Allevamenti di cozze e mitili nella zona presso Albarella.


























Per passare da Porto Levante ad Albarella e viceversa bisogna per forza fare il giro.
Il Po di Levante non ha ponti che lo attraversano!
Se no, a nuoto :-p :-p :-p


























































In questa foto ho "acchiappato" il volatile che si chiama Cavaliere d'Italia (piccolo piccolo al centro della foto), dicono che sia uno dei più ricercati dai bird watcher e uno dei più difficili da vedere.
La sera ero così entusiasta e gasata per essere riuscita a fotografarlo ^_^
Poi mi sono un po' spenta perché era lontano (non avevo ancora scoperto che il teleobbiettivo si poteva allungare per zoomare di più ^_^"), ma comunque è restata la soddisfazione di averto "beccato" ;-)
























Qui c'è un airone (forse mi sa garzetta dalla dimensione) bianco, ma in realtà fotografavo quello che c'è dietro l'airone.
Se non ho capito male quanto ci hanno spiegato su come funziona il ricambio di acqua tra mare e fiume/valli e come lasciano passare i pesci & co tra acqua salata e acqua dolce, questo è uno di quegli sbarramenti. A metà tra la vecchia maniera con le cannucce, fatti a mano dai pescatori, e tra la nuova maniera, di ferro e/o cemento.
Nei periodi adatti alzano le grate e lasciano passar fuori ed entrare gli abitanti marini e aumentano l'afflusso di acqua salata e il deflusso di acqua dolce. Quando sono chiuse le grate lo scambio di acqua è minimo o assente del tutto e gli animali marini restano all'interno delle valli.
























Un altro rudere abbandonato, stavolta è un casa, davanti ci sono i resti del camino, che in tutto il Polesine hanno una forma caratteristica.




















































































































E non potevo non concludere la giornata con un altro tramonto nella sacca degli Scardovari :-)
























Un po' nuvolo, questo.
Ma che ci volete fare, non si può mica avere sempre tutto, no? ;-)
E poi è bello anche questo.
Se tutti i tramonti fossero uguali, sai che noia!




























Al prossimo post sulla foce principale del Po,

Sara

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