Lettori fissi

mercoledì 14 dicembre 2016

Pandoro alla napoletana

Questa ricetta è stata un vero e proprio parto, volevo a tutti i costi partecipare al giveaway organizzato da Simona sul suo sito Batuffolando Ricette (post Giveaway: Il Natale da Batuffolando).
Ma uno dei requisiti indiscutibili e inderogabili da rispettare è che per la categoria lievitati il dolce (obbligatoriamente natalizio e di ricetta non inventata) doveva essere composto in tutte le sue parti da componenti realizzate a mano, niente di già preconfezionato (per esempoi se la ricetta prevede il pan di spagna, anch'esso deve essere preparato e non comprato già fatto).
Mi ha mandato un po' in crisi, niente invenzioni (e lì avrei avuto un sacco di possibilità, ne ho già realizzate e adorate parecchie) e niente parti preconfezionate (per esempio il panettone gastronomico che faccio ormai da qualche Natale non va bene perché la base la compravo già fatta.....).
Certo, potevo partecipare con la categoria biscotti / non lievitati, ma volevo cimentarmi con qualcosa di diverso dal solito, ma che non mi avrebbe esageratamente impegnata (i lievitati "seri" non sono esattamente il mio forte :-p).
E gira che ti gira in rete, alla fine mi sono fatta tentare da una ricetta che è un perfetto mix tra il pandoro veronese e il panettone di Milano.
Meno secco (passatemi il termine) del pandoro classico (di cui non vado matta per niente) e meno spudoratamente dolce del panettone classico.
E ve lo dice una che al primo tentativo ha fallito clamorosamente (ma vi risparmio la vicenda), ma che prima di gettare la spugna ci ha riprovato una seconda volta. E ne sono rimasta piacevolmente colpita.

NOTA
Non cambiare le proporzioni tra le quantità di ingredienti, non si ottiene lo stesso risultato.
Al primo tentativo, vista la quantità di burro necessaria, ho provato a parare le calorie usando la stevia al posto dello zucchero, ma essendo molto più dolce dello stesso, come ogni volta ho dimezzato la dose. Beh, NON fatelo, il risultato è pessimo!
Sono dell'idea, però, che si posoono sostituire certi ingredienti (zucchero con stevia, burro con burro chiarificato o vegetale) purché che le dosi rimangano invariate.

La ricetta l'ho scopiazzata dal sito Ricette della nonna, post Pandoro alla napoletana.

Ah, al secondo tentativo, per evitare di sprecare ingredienti e cibo, ho ridotto le dosi mantenendo però le proporzioni tra gli ingredienti. Visto che le uova sono 5, ho usato i 2/5 di tutte le dosi di quelle indicate nel post, che sono comunque quelle originali.





























Ingredienti
  • 200 g di farina di grano duro (come quella per fare la pasta fresca)
  • 5 uova
  • 250 g di burro
  • 125 g mandorle spellate (o farina di mandorle)
  • 220 g di zucchero
  • 125 g di canditi
  • 1 bustina di lievito (16 g) vanigliato (o normale + vaniglia in polvere a parte)
  • la scorza di 1 limone non trattato o 1 fialetta di aroma di limone

Preparazione

Come già ho detto sopra, per far riuscire la ricetta ho dovuto amalgamare gli ingredienti in maniera differente dalla ricetta originale, visto che seguendola alla lettera ho fatto un grande flop!
Quindi, vi beccate il mio metodo, tanto per l'altro basta clikkare il link prima della foto.

Come ho sentito dire da Benedetta Parodi (che nemmeno amo spassionatamente, anzi, mi sta pure un po' sulle scatole.....), ho mescolato gli ingredienti all'americana, ovvero tutti gli ingredienti liquidi (o simili) insieme e tutti gli ingredienti secchi insieme, poi mischiato tutto.
Ma andiamo con ordine.


Per prima cosa ho messo a sciogliere a fiamma dolcissima il burro, che deve sciogliersi, ma non friggere!
Nel frattempo,ho frullato insieme uova e zucchero (+ la filetta di aroma limone) con il frullatore, fintanto che ho ottenuto un composto un po' gonfiato (frullando uova e zucchero si ottiene una semi montatura del tutto).

































Aggiungere poi il burro fuso sempre frullando.
















A parte, in un'altra scodella, mescolare insieme la farina di grano duro, la farina di mandorle (se usate le mandorle, prima ridurle in polvere con un mixer) e il lievito in polvere.
Se al posto della fialetta di aroma di limone si usano le zeste di limone (ricavate con l'apposito strumento che ho ma che mai nella vita mi ricorderò come si chiama :-p) allora mescolarle alla farina.
Se il lievito non è vanigliato, aggiungere anche la vaniglia in polvere (non troppa, o sarà un sapore/odore troppo invasivo!).
Al secondo tentativo mi sono scordata la vaniglia.....
Quindi, aggiungere a poco a poco il mix di farine e frullare sempre il tutto con il mixer, sempre nello stesso verso delle uova con lo zucchero, così continuerà ad incorporare aria e a restare 'gonfio', altrimenti si siederà sgonfiandosi.






























Prendere i canditi (quelli del supermercato sono più piccoli di quelli che mettono nel panettone, ed è meglio così!), rotolarli un momento nella farina per separarli gli uni dagli altri (o si cuoceranno in blocco tutti appiccicati) e unirli al composto usando un cucchiaio al posto del mixer.





























L'impasto sembra un po' troppo liquido, ma niente paura, va bene così.
Imburrare e infarinare uno stampo di diametro opportuno (con le dosi originali ho usato il classco stampo di vetro per soufflé, con le dosi a 2/5 ho usato uno stampo apribile da 18/20 cm di diametro) e versarvi dentro il composto.
Quindi, sbattere un po' di volte il fondo dello stampo con dentro il composto per fa salire a galla eventuali bolle d'aria presenti nell'impasto.

NOTA
Per lo stampo, credo che sia venuto meglio con lo stampo a cerniera, ma non vi resta che provare voi stessi.
Consiglio di usare uno stampo dove il composto non risulta più altro della larghezza dello stampo stesso, o temo che non lieviterà bene durante la cottura in forno, col rischio di bruciare la parte superiore per far cuocere bene l'interno.

Infornare quindi a 180°C per 50-60 minuti.

NOTA
Se vi accorgete che la parte superiore si sta scurendo troppo, ma con la prova dello stecchino ancora non buona (cioè se lo stecchino esce bagnato il dolce non è ancora cotto, l'impasto è crudo e si appiccica allo stecchino, quando è cotto lo stecchino esce asciutto e pulito), consiglio di abbassare un po' al temperatura a 160-170°C, così la parte superiore non si carbonizzerà e l'interno sarà cotto a dovere.
In ogni caso è difficile dare consigli precisi, dipende dal forno che uno sta utilizzando.















Sfornare il dolce e lasciarlo raffreddare su una gratella.
Se lo stampo è stato imburrato bene, il dolce si staccherà anche se ancora bollente (normalmente non si deve fare perché si rischia di romperlo).











































Una volta reffreddato (o almeno intiepidito!), tagliarlo e servirlo.
O fare porzioni per la merenda :-p

Stavolta l'impasto si è cotto tutto bene e uniformemente ^_^














































Leggendo la ricetta e vedendo (meramente a livello visivo) il risultato del secondo tentativo non avrei dato un soldo bucato per questo dolce natalizio.
Ma già il profumo di limone, canditi e burro ricorda sia il pandoro che il panettone.
E una volta assaggiato: una goduria!
Non 'secco' come il pandoro (che mi da' sempre l'idea di impasto secco proprio), ma nemmeno stucchevolmente dolce come il panettone (che con l'aggiunta di uvetta e canditi lo diventa ancora di più!).
E la dimensione ridotta dei canditi rispetto l'originale panettone li ha resi molto meno 'duri' e invasivi, anzi, si incontrano piacevolmente tra un morso e l'altro.

Buon panetton-doro a tutti!

Sara


Con questa ricetta partecipo al giveaway organizzato da Simona sul suo sito Batuffolando Ricette (post Giveaway: Il Natale da Batuffolando) per la categoria "Lievitati dolci e salati di Natale".

















2 commenti:

  1. tesoro!!! Mitica! hai fatto un lavoro strabiliante, brava, complimenti di cuore (anche se mi hai descritta un po' rompiballe ahahhaha in effetti...:-))) in bocca al lupo bacioni e ..GRAZIE!!!

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  2. Non poteva mancare il commento di una napoletana, anche se da anni vivo a Cuma ( che sempre provincia di Napoli è :-D ).Mi intriga questo pandoro, proverò, anche se da noi si preparano gli struffoli. Complimenti per l' aspetto del dolce. Baci.

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