Lettori fissi

giovedì 27 settembre 2018

Ricami su commissione da un collega, seconda tornata

Ciao a tutti,
piccolo post per staccare un momento prima dell'ultima escursione :-)
E' arrivata la seconda tornata di ricami per l'asilo, sempre dallo stesso collega della volta precedente.
Tre asciugamani per dare il ricambio a quello rosa che avevo fatto in precedenza.

Il primo dei tre è di Frozen, e l'ho ricamato con l'alfabeto Disney e con lo stesso colore dell'altro aciugamano rosa.

















































Siccome per questi non mi ha dato applicazioni di Hello Kitty, solo con la scritta mi pareva un po' poverino e vuoto, quindi, ho ricamato tra il nome e il cognome due fiocchi di neve.
Lo so, lo so, si fa fatica a vederli bianco su bianco.
Ma provate a guardarli al buio!
Ebbene sì, ho usato il filato speciale "Glow in the dark", chè è fosforescente al buio ^_^



























Gli altri due asciugamani li ha voluti con l'altro alfabeto (lo stesso delle sacchette) e dello stesso colore fuxia.

Fantasia farfalle rosa?
Ho cucito, dopo aver fatto anche il ricamo, una farfallina rosa su ogni puntino delle i :-D




































































Non avendo farfalline gialle, ho applicato due roselline, sempre sui puntini delle i.






































































Buon pomeriggio,
Sara

mercoledì 26 settembre 2018

Vacanze nel Delta del Po Emilia Romagna - Valli di Comacchio - Il Bettolino Foce

Buongiorno a tutti,
sto diventando noiosa, vero.......... ¬_¬
Ma qui ho cambiato regione, dal Veneto all'Emilia Romagna :-p :-p
Questo post assieme ad un altro saranno gli ultimi due sulle mie vacanze di quest'anno (giurin giuretta, croce sul cuore) e sono nelle famose Valli di Comacchio (FE).
Purtroppo le escursioni nel parco parte ferrarese le ho scoperte troppo tardi (ma il prossimo anno mi rifarò!), ma ho cercato di farne di un po' particolari. Il mio obbiettivo era fotografare la fauna, quindi le gite sulle motonavi non mi interessavano granché. E poi avevo il rospo del non essere riuscita a vedere i fenicotteri nel parco veneto.
Quindi, due escursioni per vedere fondamentalmente i fenicotteri.

Vi avevo detto in precedenza nel post della Via delle Valli che il passaggio di acqua salata e dolce dalle valli al mare e viceversa sono regolati da una sorta di chiuse.
Questa di seguito è una di quelle.
























Questa beccapesci non sta per andare a sbattere.
Per un caso fortuito (perché diciamocelo, qui va a tutto a botta di c***) ho beccato il volatile in questione nell'istante in cui dopo essersi buttato a picco verso l'acqua virando rapidissimamente con un angolo di 90° sta afferrando un'alicetta a filo dell'acqua.
Sembra un po' che stia facendo sci d'acqua, vero?
























Questo è un volatilino non ben identificato (almeno per me) che zampettava ignaro e felice in una pozzanghera poco prima della valle che dovevo visitare.
























Beh, queste sono facili. Papere. Così bianche da sembrare finte!
























Queste due foto di seguito hanno del miracoloso: credo che nella vita non ci sia niente di più complicato che immortalare un passerotto tra i rami mentre svolazze qua e là in continuazione.
Il primo ha addirittura in bocca vermetti e rametti per il nido ^_^














































Quando ho visto sullo schermo del PC la nitidezza delle 5 foto seguenti (in realtà ne ho fatte molto di più, ma non mi pareva il caso di metterle tutte :-p) mi sono emozionata e commossa.
Non guardatele solo così all'interno del post, cliccate su ognuna e capirete cosa intendo.
Si tratta del volatile Cavaliere d'Italia (che avevo fotografato nella Via delle Valli, ma da lontano).
Ha una grande grazia nei movimenti e la parte sottostante del corpo è di un bianco candidissimo!
Anche questi fotografati "fuori" dalle valli visitabili.

Un Cavaliere d'Italia in piedi e uno seduto. A destra un airone bianco che si gratta.
























Questa doveva essere un Cavaliere d'Italia femmina.















































Qui un Cavaliere d'Italia che beve nella pozzanghera.
Le macchie sfocate che si vedono sono la siepe che c'era tra me e i volatili (distanti diverse decine di metri) e che il teleobbiettivo ha quasi del tutto eliminato mantenendo a fuoco il soggetto della foto.















































Questa è una garzetta, ovvero un airone bianco un po' più piccolo degli aironi bianchi maggiori con il suo classico ciuffo dietro la testa.
Hanno il becco nero anziché arancione/giallo rispetto agli aironi bianchi maggiori.















































E finalmente ecco i tanto sospirati e ricercati (da me!) fenicotteri.
O come mi ha detto un collega di lavoro: i "famosissimi" aironi rosa......... come no..........
Cacasotto come pochi, ma grazie al mio fidato teleobbiettivo li ho largamente immortalati, tra l'atro come se stessi loro in braccio :-D
In realtà non ci siamo avvicinati particolarmente.
Nell'intero Delta del Po (tra Veneto ed Emilia Romagna) ce ne sono circa 15.000 esemplari.
Sia a loro che alle anguille adulte vengono applicati dei braccialetti/chip per vedere i loro abituali percorsi.
Anguille delle Valli di Comacchio sono state avvistate tramite il chip applicatole nel Mar dei Sargassi!!!
Entrambe le specie ritornano (anguille e fenicotteri) sempre comunque poi "a casa" per riprodursi.
























Fenicottero o gru? ;-)
























Foto controsole, sullo sfondo una schiera di fenicotteri al quasi tramonto.















































Airone bianco in volo.
























Veduta della valle, foto controsole. Effetto visivo spettacolare, al posto dell'acqua sembra una distesa di diamanti!
























Fenicotteri in volo (in realtà lontanissimi nel cielo).
























Questo è un gabbiano reale. La guida ha detto che era giovane e pure tonto! Eravamo lì quasi addosso e non si decideva a volare via!
























Spiaggetta in mezzo alla valle con diverse specie di volatili, diverse pure dai classici gabbiani!).
























Ancora fenicotteri in volo.
























Questa foto è fighissima, ma non chiedetemi che cosa sia: tutto nero, da dietro.... può essere di tutto! ^_^"
























Riuscire a fare quasta foto è stata davvero una gran botta di c***!!!!!
In realtà ne ho fatte 3 decenti (ma non sono proprio a fuochissimo).
Sono Avocette, dei missili fatti volatili!!!!
Appena la guida ha detto: "Ci sono delle Avoncette", già erano sparite!
























Airone bianco maggiore appena atterrato.















































Airone cinerino.
























Airone o struzzo? ;-)
























E terminiamo la giornata con il tramonto nelle Valli di Comacchio. Nuvolo.
























Ci vediamo con la prossima e ultima escursione di quest'estate, sempre nelle Valli di Comacchio.

Buon pomeriggio,
Sara

venerdì 21 settembre 2018

Vacanze nel Delta del Po Veneto - Le bocche del Po di Pila, la grande foce

Ciao a tutti,
questa è l'ultima escursione che ho fatto nella parte veneta del parco (le prossime e ultime due sono nelle Valli di Comacchio).
Gratis.
Mi sa che la guida non ne poteva più di vedermi a tutte le escursioni! ^_^
Come suggerisce il titolo del post, abbiamo percorso con la motonave la foce del ramo principale del Po che si butta nell'Adriatico, il Po di Pila (vi ricordate che vi avevo detto che man mano che i rami del delta si staccano dal corso principale il Po cambia nome, vero?), dritto dritto senza più dare curve o deviazioni.

Qualche airone qua e là, in realtà pochi, andando verso la foce la natura si dirada sempre di più fino a sparire.
























Sembra impossibile, ma nache una motonave non può andare dove vuole solo perché il corso d'acqua è grande.
Nella foto di seguito, una zona "proibita" delimitata da paletti.
Si vede anche un colore d'acqua diverso.
























In lontananza si comincia a vedere il Faro di Pila (lo stesso che si vedeva dalla Sacca del Canarin).
























La ormai stra-nota centrale dell'ENEL nell'Isola di Polesine Camerini.
























Queste che sembrano casette sono i ricoveri delle imbarcazioni dei pescatori di Pila.
























Avete visto com'è cambiata la vegetazione? Mini arbusti raso-terra e canne (o cannucce, come le chiamano loro).















































Questi sono i resti di quello che fu il Villaggio della Batteria, parte di quella che era l'Isola della Batteria, ora sprofondata per le estrazioni di metano dal sottosuolo del parco.
























Questa, invece, a discapito di ciò di cui mi ero convinta, è la Laguna del Basson (di fronte all'ex Isola della Batteria, andando verso la foce è a destra, la Batteria a sinistra, dalla parte del faro).
E' più "piena" di acqua dell'ex Isola della Batteria ed è usata nelle stagioni di caccia dai cacciatori.
Vedete in mezzo all'acqua quella specie di rettangolo? I cacciatori li affittano (e sono cari arrabbiati!) e li camuffano per appostarsi e cacciare con i fucili i volatili.















































Mentre tra le cannucce si trovano garzette e volatili vari.
























La guida ha detto che il Faro di Pila ormai è in disuso da 70 anni, anche perché ormai è distante dalla foce ben 4 Km!
Sul suo isolotto gli aironi ci hanno fatto il nido.
Abbiamo provato a girargli intorno silenziosamente per vederli, ma sono rimasti ben nascosti!
Ma che rumore di cinguettii che facevano.
Sentire e non vedere :-p
























Qui siamo molto in prossimità della foce.





























































































Questa lingua di terra l'hanno soprannominata L'Isola che non c'é.
Tre anni fa non esisteva; quando sale la marea scompare e quando scende la marea riappare :-D
























Ritornando indietro abbiamo percorso anche la Busa di Tramontana e abbiamo girato intorno all'ex Isola della Batteria.
Questi sono sempre i resti del villaggio, visti da un'altra angolazione.















































Aironi, cormorani, garzette, gabbiani......





























































































Escursione terminata con una foto del Po di Pila contro sole.
L'acqua sembra una distesa di diamanti!























E ho concluso, ovviamente, la giornata con quello che è stato poi l'ultimo tramonto nella Sacca degli Scardovari (dalle escursioni di Comacchio sono sempre tornata col buio).





























Mia zia, per ridere, quando ha visto questa ha detto:
"Oh, Babbo Natale con la slitta!"
























Che colori!
Ho fatto le stesse foto al tramonto col cellulare, ma per quanto sofisticato, non c'è paragone!!!















































Eeeeeeeeeeeeeeeeeeee, arrivederci alla Valli di Comacchio! ^_^

Buon pomeriggio e buon week end,
Sara