Lettori fissi

giovedì 28 febbraio 2013

Quel mostro della macchina da cucire

Ebbene sì, ho sentito parecchia gente definirla così: difficilissima da usare.
Permettetemi di smentire, e solo con un dato di fatto: io, che ho una mamma che prima di sposarsi faceva la sarta (e che quindi la sa usare), non sapevo neanche da che parte si cominciava per usarla.
Ma è più facile di quanto si possa pensare, e poi le macchine da cucere di adesso sono molto più semplici e meno ingombranti di quelle di una volta (ne ricordo una di mia nonna che non usava, con tutto un mobiletto di legno attaccato a sostegno e un pedale per farla funzionare come quello di un arcolaio!), sono addirittura portatili! Per non parlare dei prezzi, che per una persona che vuole iniziare sono assolutamente abbordabilissimi, addirittura sotto i 100€.
L'unica cosa forse un po' ostica all'inizio è imparare ad infilare il filo nei buchi giusti e prenderci la mano (e le istruzioni sono sempre chiarissime in questo, quale che sia la marca della macchina da cucire) e regolare bene la tensione degli stessi, e qui, ci vuole solo pratica e tanta, tanta pazienza :-)
Premesso che io non so cucire niente a mano, o mi riesce difficile (neanche attaccare un bottone! dopo che lo attacco per bene, dopo qualche giorno si ristacca.... ¬_¬ uffa, mi fanno i dispetti!), adoro invece usare la macchina da cucire, anche perché ogni lavoro è più preciso e molto più veloce da realizzare.
Io la uso principalmente per creare oggetti con la tecnica del patchwork, e lì la precisione è di base!
Oppure bambole.
E dopo questo piccolo iniziale sproloquio, volevo darvi solo 2 dritte per usarla con più facilità.

Di solito quando si leggono le istruzioni per realizzare un modello, le riviste dicono di lasciare circa 1 cm di margine rispetto quella che sarà la misura finale del lavoro.
In realtà, la misura esatta da calcolare in più per ogni lato del lavoro, o per tutto il suo perimetro è di 0,75 cm. Perchè, mi dite? Perchè è esattamente la larghezza del piedino della macchina da cucire, intesa come la distanza tra il filo della stoffa (che deve essere tenuta a filo del lato del piedino durante la cucitura) e dove l'ago esegue la cucitura.


























Banalmente, come si vede dall'immagine sopra, la misura finale del quadratino di stoffa cucito è di 3 cm, quindi, per poterla ottenere, è necessario aggiungere 0,75 cm a destra e a sinistra e 0,75 cm sopra e sotto.
In conclusione, le misure di partenza del lavoro devono essere maggiorate di 1,5 cm sia in larghezza che in altezza.

Se poi necessitate di ottenere un triangolo, oltre al metodo sopra descritto, cioè aggiungere 0,75 cm per ogni lato/perimetro del pezzo di stoffa utilizzato (nel caso del triangolo, aggiungere sia ai due lati perpendicolari - cateti, sia al lato digonale - ipotenusa) che però io trovo piuttosto scomodo, esiste quest'altro, molto più semplice. L'unica cosa, ma non credo sia un "problema", è che si ottengono 2 triangoli uguali.
Per ottenere i due triangoli, invece, bisogna aggiungere alla dimensione finale non 1,5 cm, ma 2,5 cm in più per ogni lato del quadrato di partenza.
L'immagine sotto è molto esplicativa sul perché dell'aggiunta di 1 solo ulteriore cm in più anziché di 1,5 cm.


























Si traccia la diagonale del quadrato sul rovescio della stoffa e poi si taglia lungo la diagonale.
Automaticamente, i triangoli ottenuti, avranno un margine sulla diagonale di 0,75 cm. Direi molto molto più facile che calcolarlo a mano in diagonale.
Non è difficile, vero?

Volete provare anche voi e poi mi dite?

Buona giornata a tutti,
Sara

martedì 26 febbraio 2013

Peperoni ripieni

Questa ricetta ce l'ho da postare da circa un paio di settimane.... :-p
Mea culpa, ma adesso, eccomi qui con la ricetta, inventata, perché ormai ho la fissa dell'abbinamento broccoli-salciccia.




























Ingredienti
  • 75 g di riso lessato
  • 150 g di broccoli (peso da lessati)
  • 150 g di salsiccia di suino magra
  • peperoni lunghi verdi
  • sale
  • olio extravergine di oliva

Preparazione

Per prima cosa lessare il riso in acqua salata per una ventina di minuti e i broccoli in 2 dita di acqua leggermente salata.
Poi scolare bene entrambi con un colino.

Mettere i broccoli e la salsiccia con un filo d'olio extravergine di oliva in un frullatore e frullare fino ad avere un composto omogeneo.

















Poi aggiungere il riso lessato e mescolare bene il tutto affinché il riso si amalgami bene ai broccoli e la salsiccia e risulti tutto omogeneo.


















Adesso, preparare i paperoni. La mia intenzione era di usare i peperoni interi semplicemente svuotandoli, ma si erano un po' acciaccati, quindi ho ripiegato su mezzi peperoni, a mo' di barchette :-)
Lavare i peperoni, svuotarli dai semi e provarli dei filamenti bianchi. Si può togliere anche la calotta del picciolo, ma a me piaceva e l'ho lasciata.


















Ricoprire una teglia da forno con carta da forno, poi metterci sopra i peperoni e riempirli con il ripieno con l'aiuto di un cucchiaio.














Infornare a 180°C per almeno 1/2 oretta, o finché il ripieno fa una leggera crosticina in superficie.


































Persone a cui pensavo non sarebbero piaciuti (e ho degli sms che testimoniano, parola!) li hanno definiti così:
I peperoni sono sublimi! I broccoli mitigano il sapore penetrante dei peperoni: buoni; tutti gli ingredienti sono perfettamente bilanciati tra loro e nessun sapore sovrasta l'altro.

Quindi, senza falsa modestia, posso solo dirvi: provateli anche voi :-)

Ciao,
Sara

mercoledì 20 febbraio 2013

Uova e porri

La settimana scorsa sbirciando tra i blog da cui ogni tanto scopiazzo qualche ricetta, ho visto un post con una ricetta di una semplicità disarmante, ma con una presentazione che mi è piaciuta tantissimo. Una ricetta con sole uova (di solito le si usa come ingrediente per altre preparazioni), ma che mi ha ispirato a mangiare le uova il giorno stesso (da notare che non sono un'accanita mangiatrice di uova, escludendo le preparazioni che contengono uova, quali, per esempio, le torte).
Le mie preferite: uova strapazzate con i porri :-)
Ah, dimenticavo, la ricetta che ho visto è Oeufs en Cocotte del blog Ritroviamoci in Cucina.



























Ingredienti
  • 2 uova
  • 1 grosso porro
  • erba cipollina secca
  • sale
  • olio extravergine di oliva
  • vino bianco

Preparazione

Per prima cosa, lavare bene il porro e affettarlo sottile.















Poi, metterlo ad appassire dolcemente con poco olio extravergine di oliva, sfumarlo col vino bianco e coprirlo continuando a farlo cuocere finché non risulta ben cotto (giudicate voi e regolatevi, io ci ho messo più di mezz'ora, ma dipende dalla potenza della fiamma, dal tipo di padella/pentola usata, e anche da quanto croccante o meno gradite il porro).















Una volta cotto il porro, togliere la padella dal fuoco senza spegnerlo e rompervi dentro le uova.
Io tolgo la padella dal fuoco perché non sono così veloce da evitare che le uova si solidifichino praticamente intere sui porri mentre le rompo una ad una :-p















Rimettere il tutto sul fuoco e mischiare bene con un cucchiaio di legno per far strapazzare (rompere, appunto, tipo quando si fa la frittata, ma qui più grossolanamente) le uova ed amalgamarle ai porri.
Mischiare fino ad orrenere la consistenza delle uova preferita.















Regolare di sale e di erba cipollina a piacere.
Servire caldo. Anche tiepido non è male.















Un piatto semplicissimo, soli 2 ingredienti, ma di un buono! La maggior parte delle volte sono più buoni i piatti semplici di quelli più elaborati. Almeno, per me, è così, come se sapessero più di genuino.
Voi che ne dite?

Sara

lunedì 18 febbraio 2013

Un pomeriggio al parco, prima della neve

Si, lo so, è passata più di una settimana, e nel frattempo ha anche nevicato e si è risciolta la neve....
Ma come si dice: meglio tardi che mai? No? ;-)
Quindi, due sabati fa mi sono fatta un gran bel giro al parco che c'è intorno alla parte nord di Milano, appunto il Parco Nord Milano, con la mia fida rflex digitale. Volevo rilassarmi, e fare foto è una cosa che mi piace molto e di conseguenza mi rilassa.
Alla fine ho camminato per 3 ore circa, compreso l'arrivo e il ritorno a casa, sempre a piedi.
Ma ne è valsa la pena! Peccato non abbia potuto fare le stesse foto al prco innevato. Vabbeh, la prossima volta :-)
Il sole andava e veniva ad un velocità impressionante.... c'era molto vento, ma quando c'era il sole si stava bene!
Di conseguenza, la luce delle foto è molto differente, dipende se in quell'istante c'era il sole o se era dietro le nuvole :-p

Qui, per esempio, sembra che il tempo si stia mettendo male, tipo che stia per arrivare un temporale, vero? Invece dopo un paio di minuti è tornato a splendere il sole. Per questo, queste foto le ho soprannominate 'Eclissi di nuvola' (soprattutto la seconda, mi ha ricordato molto quando c'è l'eclissi totale di sole che si vede tutto nero tranne la circonferenza del sole illuminata, e siccome qui è nascosto da una nuvola e non dalla luna, eclissi di nuvola :-p)













Nonostante il freddo (infondo, siamo ancora a febbraio), gli alberi spogli stanno già ricominciando a mettere le prime gemme sui rami :-)

























Ci sono già anche degli alberi fioriti, strano ma vero!














Nei laghi artificiali e nei canali ancora non hanno rimesso tartarughe, rane, pesci, e quant'altro (poverini, morirebbero congelati!).... c'è in giro qualche anatra e i fondali si vedono perfettamente, dove non c'è il ghiaccio!

























A me piace fare foto, ma non sono una che si vanta di essere brava, anzi, devo ancora impararne di cose sulla fotografia, ma se mi viene fuori qualche effetto particolare, ci tengo a mostrarlo, tipo il contrasto di questa foto: non è uno spettacolo? (per quanto involontario)
Sembra notte e si vedono benissimo le lastre di ghiaccio :-)
























Poi ho anche avuto la fortuna di vedere un pettirosso (in realtà io non ero sicura che lo fosse, ma me lo ha confermato qualcuno di più esperto) e di "acchiapparlo" prima che si volatilizzasse, nel vero senso della parola! E' lo stesso uccellino in entrambe le foto.

















I viali alberati deserti, ma pur sempre affascinanti.....



















Poi, uno dei nidi ben pisizionati in cima agli alberi, tutti sempre alberi altissimi e i nidi in cima in cima.
Che dite, questo è quello del pettirosso che ho visto? ;-)

























E per finire, quella che io chiamo la panchina dei ricordi.....
Un tronco di legno abbastanza grosso, in mezzo a due grandi alberi che in primavera ed estate fanno un sacco di ombra e sono nel pieno del loro verde.
Quanta gente si sarà seduta su quella panchina, quante confidenze o pettegolezzi avrà ascoltato.....
Io personalmente non mi ci sono mai seduta. Chissà se un giorno lo farò anche io? E in circostanze tristi o felici?
Come si suol dire: ai posteri l'ardua sentenza, oppure, chi vivrà vedrà!
























Buona settimana a tutti,
Sara

venerdì 15 febbraio 2013

Fresco risotto al pesce

Questa ricetta mi è venuta così, sul momento.
Dovendo consumare l'ultima metà del brodo di carne casalingo che avevo praparato qualche giorno fa (perché era in frigo e non l'avevo congelato) avevo deciso di fare il risotto.
Liscio, neanche allo zafferano, ma mentre cucinava mi mancava qualcosa.... liscio liscio non mi andava molto. Allora ho aperto il frigo e ho visto un filettino di platessa che piangeva lì da solo, e del prezzemolo fresco.
E mi sono buttata! Infondo avevo il 50% di possibilità di riuscita, no? Come ogni cosa.
Mi è riuscita, l'unica cosa, alla fine, non mantecare il risotto col formaggio, a meno che uno non desideri espressamente di ottenere un gusto molto saporito.
Nel mio caso, si è rivelato buono, ma troppo saporito per i miei gusti, quindi, la prossima volta, niente formaggio.



























Ingredienti
  • 80 g di riso per risotti
  • 80 g di filetto di platessa
  • brodo di carne
  • 1/2 cipolla
  • olio extravergine di oliva
  • vino bianco
  • prezzemolo fresco
  • 1 noce di burro
  • 1 cucchiaio abbondante di formaggio grattugiato, molto facoltativo

Preparazione

Preparare il risotto nella maniera classica, cioè prima affettare la cipolla e farla appassire dolcemente il poco olio extravergine di oliva e sfumarla col vino bianco. Poi versare "a secco" il riso e farlo tostare per qualche minuto, finché non diventa lucido e trasparente. Poi cominciare a versare il brodo di carne per cucinarlo.















Mentra cuoce il riso, comiciare a togliere la pelle al filetto di platessa e tirtarlo grossolanamente con un coltello da cucina.















Poi tritare il prezzemolo fresco e tenere da parte qualche foglia intera per la decorazione del piatto.















Quando il riso è quasi cotto, versarvi sopra il pesce, in modo che si si cucini col brodo e il riso e tutti i sapori si amalgamino insieme.















A cottura ultimata, mantecare con una noce di burro e, se gradite ottenre un gusto più saporito, e con il formaggio grattugiato.















Fatto raffreddare, aggiungere il prezzemolo tritato, che regala un po' di freschezza al risotto.















Servire guarnendo il piatto con qualche foglia di prezzemolo.















Un altro tipo di risotto di pesce, uno po' più frizzante per via del prezzemolo messo a crudo all'ultimo.
Volete provarlo?

Sara

venerdì 8 febbraio 2013

Pizza alla salsiccia

A me la pizza piace buona (si, ok, il buono è soggettivo, ma tanto per darvi l'idea che non mangio qualsiasi cosa). Ho dei posti dove mi piace come la fanno, sia quella con la base alta che quella sottile, in particolare c'è una pizzeria napoletana nel mio pese dove è veramente uno spettacolo, ti fanno aspettare un po' per averla, ma poi ne vale veramente la pena!
Però mi piace anche farla da me, o con la pasta comprata, o fatta in casa con la macchinetta del pane.



























Ingredienti
  • pasta per la pizza, comprata o fatta in casa
  • pomodori pelati
  • mozzarella
  • salsiccia di suino, il meno grassa possibile
  • origano secco
  • sale
  • olio extravergine di oliva

Preparazione

Oliare la teglia da forno e stendere la pasta per la pizza su tutta la superficie.
Io, personalmente, metto una spolverata di sale anche sulla pasta da pane prima di mettere il pomodoro.
Schiacciare i pelati con una forchetta in un piatto e privarli delle parti 'dure' o verdi.
Versarli e stenderli sulla pasta da pane, poi dare una generosa spolverata di sale e di origano.
E via in forno a 180°C per una ventina di minuti.
La crosta si dora e croccantizza e il sugo di pelati si restringe un po' e si rassoda.















Nel frattempo affettare la mozzarella, spellare la salsiccia e ridurla a pezzetti con le mani.















Sfornare la base della pizza e cospargere il pomodoro con i pezzetti di salsiccia.















Poi disporre sopra le fettine di mozzarella e cospargerle con un filo di olio extravergine di oliva.















Rimettere in forno per una decina di minuti circa, o fin quando la mozzarella risulta ben sciolta.















Far raffreddare un momento (o vi pelerete la lingua, fidatevi!) e servirsene abbondantemente!















Buonissima ^_^ A me la salsiccia cotta non piace molto, ma quando mangio la pizza, anche fuori, chiedo sempre il pomodoro abbondante, e questo abbinamento salsiccia-doppio pomodoro mi piace proprio! E anche il giorno dopo scaldata per pranzo in ufficio è ancora ottima (certo non ha più la croccantezza di quando è appena sfornata).

Buon pomeriggio e week-end,
Sara

giovedì 7 febbraio 2013

Il brodo di carne fatto in casa

Lo scorso fine settimana gironzolando al supermercato ho visto 2 bellissime confezioni di quello che vendono sotto il nome di "ossa", alle quali di solito è attaccato poco o niente, e sevono per dare un pizzico di sapore in più al brodo fatto in casa. Ma questi erano proprio belli rossi, con pezzi di carne (di manzo) poco grassa attaccati, e l'etichetta diceva pure che erano consigliati per il lesso. Non ho potuto lasciarli lì, anche per il ridicolo prezzo. Ve lo dico? Sì, perché tanto non ci credereste: solo 75 centesimi di euro, per 4 bei pezzoni di osso con carne attaccata! Tanto è vero, che dopo averli usati io per il brodo, i miei genitori li hanno messi nel lesso/bollito, e ce ne era di roba attaccata da rosicchiare!


















Ingredienti (per 2 litri di brodo)
  • ossa per brodo, possibilmente con carne attaccata non grassissima
  • 1 cipolla
  • 1 porro piccolo
  • 1 gambo di sedano
  • prezzemolo fresco, le foglie senza gambi
  • 1 carota grossa
  • 2 pomodori
  • sale
  • 3 litri di acqua

Preparazione

Riempire una pentola con l'acqua e salarla.
A FREDDO, mettere le ossa, la cipolla tagliata in quarti o ottavi, il porro a rondelle larghe, il sedano a pezzi, le foglie di prezzemolo, la carota a pezzi e i pomodori in quarti.
Far sobbollire a lungo a fuoco lento, anche un paio di ore. La carne e le verdure si devono praticamente disciogliere nell'acqua e rilasciare tutte le loro sostanze nutritive.















Spegnere il fuoco e togliere per prime le ossa.















Poi, con l'aiuto di un colino a maglie fitte, filtrare il brodo per eliminare i resti delle verdure e i pezzetti di osso sbriciolato.















Lasciare raffreddare del tutto il brodo filtrato nella scodella prima di metterlo in un luogo freddo (frigorifero, o, di questi tempi, ve benissimo anche fuori, ci fa un freddo la notte!)















Tenerlo nel luogo freddo almeno tutta una notte per fare in modo che il grasso e l'unto del brodo (c'è, credetemi, si forma anche se la carne è senza un filo di grasso!) si raduni e rassodi tutto in superficie.















Guardate quanto ne ho tolto dal mio brodo, nonostante la carne attaccata alle ossa fosse magrissima:















Il brodo appare poi così, un'altra passatina con un colino a maglie fitte, ed è pronto per l'uso!















Minestre, zuppe, risotti, non avete che da sbizzarrirvi!
Io una parte l'ho usata per questa minestra di pollo (il petto di pollo lessato e poi frullato) al quale ho aggiunto: aneto in polvere (foglie), erba cipollina secca, semi di papavero e 1 cucchiaio di pesto fresco al basilico fatto da me. Deliziosa!















Buona giornata,
Sara

lunedì 4 febbraio 2013

Ciliegie a colazione?

Questo non è certo il periodo migliore per le ciliegie, ma vi assicuro che queste saranno splendide per tutto l'hanno!
Come dite? Come ho fatto?
Beh, basta farne una tovaglietta americana per la prima colazione (con tovagliolo abbinato).
E siccome ormai ci definiamo tutti cittadini del mondo, ho ricamato, sui bordi sopra e sotto, in tela aida, applicati da me, la parola ciliegie in tante lingue straniere, oltre all'italiano, ovviamente!

E regalerò anche questa, sperando che la destinataria apprezzi il pensiero, per quanto banale :-)



























Particolari dei ricami



























Particolare della trapuntatura della tovaglietta. A differenza della solita trapuntatura a rombi incrociati che si fa di solito, ho voluto provare a fare dei rettangoli concentrici. NON MALE.

Si vede la trapuntatura, vero?
Questa mi è venuta tono su tono nel vero senso della parola! :-p































Buona colazione a tutti (anche se ormai è ora di pranzo),
Sara



Con questa tovaglietta americana partecipo al 2° Link Party - Comple-blog del blog Dolcezze creative.