Lettori fissi

lunedì 11 novembre 2019

La Bollente di Acqui Terme

Ciao a tutti,
che ci faccio ad Acqui Terme, dite?
Beh, venerdì scorso ho fatto il prericovero e tra 2 giorni mi opereranno nuovamente al gomito sinistro, il mio braccio 'buono'.
E stavolta ho vinto la trasferta ^_^"
Venerdì ho fatto la levataccia alle 4,30 di mattina per essere lì per le 8,00. E fortunatamente alle 14,00 avevo già finito!
Ma siccome mercoledì devo essere in clinica alle 6,30 (sì, avete letto bene, 6,30!) della mattina, scendo la sera prima.
Ho trovato un appartemento davvero carino, con dei proprietari davvero gentili, e ad un prezzo veramente basso per la tipologia di appartamento.
Ma lì si sono attrezzati ad affittare camere/appartamenti proprio per chi viene ad operarsi o per i parenti che assistono gli operandi/operati. Anche perché la clinica non fa degenza notturna.
Ma torniamo all'argomento del post: la Bollente.
La Bollente è una fontana situata nel centro di Acqui Terme, in piazza della Bollente (ovviamente! ;-p), dalla quale esce acqua ad una temperatura fino a 74,5°C e che odora principalmente di zolfo.
Passarci a fianco non è particolarmente fastidioso (come odore intendo), specie se come me si è provata l'acqua di Tabiano, ma vengono portati lì in piazza diversi anziani per fargli fare i fumi gratis.

Ecco alcune foto della fontana.



































L'acqua esce dalla fontana alla base e da un'altra bocca più in mezzo alla piazza.
In realtà, all'altezza della scritta, all'interno delle colonne, c'è un pianerottolo con incassata una specie di vasca/piscina, ma mi era parsa vuota (non ne sono sicura, era chiuso l'accesso con dei cancelletti).



































In questa foto si intravede la vasca incassata all'interno.



































Visto che temperatura?



































Appena appena 74,5°C, come recita la breve storia di seguito riferita alla fontana.
Impiegata per diversi usi curativi: reumatologia (reumatismi e simili), ortopedia (articolazioni e legamenti), otorinolaringoiatria (orecchie, naso e gola), pneumologia (polmoni), angiologia (circolazione e sangue in generale), ginecologia, dermatologia (pelle), gastroenterologia (apparato digerente) e anche medicina estetica.

Naturalmente siamo internazionali, con traduzione in inglese, francese e tedesco.
































































































Con questo post vi saluto per un po', non credo riuscirò a scrivere soltanto con la destra (sono mancina) e con tutto il braccio sinistro bloccato.

Alla prossima,
Sara

lunedì 4 novembre 2019

Swap cartoline estate 2019 - cosa ho ricevuto

Cari amici,
mi sono definitivamente arresa a dare per terminato anche per me lo swap cartoline del 2019, organizzato da Fiore del blog Casalinga per caso nel post Swap cartoline e partecipo a..., nonostante non abbia mai ricevuto una delle cartoline da una delle mie abbinate.
Sono un po' triste per questo, è il primo swap al quale partecipo che non risulta completo. Non voglio dare la colpa a nessuno, ci ho provato a dare fiducia alle poste e alla mia abbinata, ma è andata così. Pazienza.
Ma rallegriamoci un po' con queste cartoline che hanno viaggiato per l'Italia.

Fiore mi aveva abbinata a:

Marta del blog Doni creativi
Maryclaire del blog Maryclaire perle&cose
RobbyRoby del blog Hay Lin bau bau 
Saray del blog Pensieri e parole


La prima cartolina che mi è arrivata è stata quella di Fiore, l'organizzatrice dello swap, dalla località di Ferriere, in provincia di Piacenza, dove abita

























Poi è arrivata quella di Mariclayre, dal passo Falzarego, in provincia di Belluno, sulle bellissime Dolomiti


























Anche Robby è stata sulle Dolomiti, ma a Fai della Paganella
Conosco bene la Paganella, mio padre ci portava sempre (una ventina di anni fa), e salivamo sulla cima da Andalo con la telecabina (una mini funuvia), perché la funivia di Fai non c'era più.
Ci raccontava sempre che quando lui era giovane da Fai partiva la funivia che saliva su su fino in cima alla Paganella e la particolarità era che questa funivia era poggiata soltanto su due piloni e saliva su in verticale.
Ci ha fatto persino vedere delle diapositive in cui si affacciava da una delle due funivie che si alternavano per salire e scendere per fotografare l'altra o per farsi fotografare sospesi. Mamma che paura! Infondo si parlava appena appena di 2000 metri di altitudine ^_^"
Adesso so da chi ho preso la mia "pazzia" ad arrampicarmi ovunque senza pensare alle conseguenze!
Per la serie: da piccola mi arrampicavo su piante e pergolati anche con un braccio ingessato! o_O
Ma questa è un'altra storia..... ;-p


Poi c'è quella di Marta, da Serrada, in val Folgaria. Che a ben pensarci, è anche questa sulle Dolomiti! Si sono messe tutte d'accordo? :-)





































Come anticipato prima, invece non è affatto arrivata la cartolina di Saray. Peccato.

Ma ho ricevuto la risposta (ma non erano affatto obbligati!) a quella che avevo inviato a Davide e Carmela del blog Pyros&Patch extra swap.
Un'altra bella veduta della loro amata Sicilia (e anche mia mezza patria di origine da parte di mia mamma), stavolta una notturna di diverse città


























Che dire, ovviamente al prossimo swap, sperando di riuscire a completarlo.

Grazie ancora alla fantastica Fiore e alla prossima!

Sara

lunedì 21 ottobre 2019

Segnalibro per cresima

In attesa (ormai vana) dell'ultima cartolina dello Swap Cartoline Estate 2019 che ancora devo ricevere, vi mostro una cosina che ho fatto al volo, perché altrettanto al volo sono stata invitata alla relativa festa.

La mia vicina di casa del piano di sotto, venerdì pomeriggio mi ha invitata a mangiare la torta di Cresima di sua figlia.
Al che, dopo aver incastrato questa festa con il compleanno di mia nipote lo stesso giorno, ho pensato che non potevo presentarmi a mani vuote.
E molto velocemente mi sono fatta venire una simpatica idea, pratica e riutilizzabile.
Un segnalibro ricamato su quella carta traforata che non mi ricorderò mai come si chiama ^_^"
Ma eccolo qui:

Una frase del filosofo Nietzsche (per chi non lo sa, si pronuncia Nice, ..... circa) di un certo impatto, secondo me adatta ad un adolescente.
Una stella ricamata con filo dorato a punto croce (quello che mi è avanzato dal ricamo dell'angelo) e la scritta con il filato di cotone mouliné 51 (sfumato nei toni dell'arancione e giallo) con due fili.
E il tocco finale di colore con i nastrini di raso colorati :-)

Che dite, vi piace?
A lei è piaciuto molto ^_^






















Buon inizio settimana (qui moooooooooooooooooooooooolto piovoso),
Sara

giovedì 3 ottobre 2019

Agosto nel Parco Veneto del Delta del Po - seconda parte

Ciao a tutti, rieccomi qua a proseguire il mio sproloqio sulle escursioni nel Parco del Delta del Po.
Dunque, dopo il Po di Volano (uno dei rami del delta non più attivi, cioè controllato dall'uomo) ho fatto un'escursione in macchina, la via delle Valli per Porto Levante.
In realtà, il primo pezzo l'avevo già fatto, ma chissà perché mi ero convinta che la strada terminasse poco dopo la Golena di Ca' Pisani.
Ma la guida dell'escursione sul Po di Maistra (Edoardo Cacciatori) mi ha spiegato bene come fare per arrivarci.
Che soddisfazione e meraviglia poi!
Ma ricordatevi: fintanto che la strada costeggia il Po di Maistra non scendere dalla macchina né aprire i finestrini: è pieno di nidi di vespe e di non proprio simpatici insett(on)i volanti che non aspettano altro che pungere qualcosa o qualcuno!!!
Infatti, tutte le foto le ho fatte con il finestrino chiuso, ma sono venute ugualmente :-D

Fino alla Golena di Ca' Pisani non si vede niente, ovvero sono tutti campi coltivati e il Po di Maistra non si vede perché oltre l'argine.
Poi cominciano le valli da pesca, ma all'inizio bisogna accontentarsi di vedere da lontano, e sbirciare tra i rami della folta vegetazione vicina al bordo della strada.

Guardate quanti cigni reali!




















Superate queste prime valli (Valli di Ca' Pisani), dove c'erano anche i fenicotteri, ma troppo lontani per delle foto accettabili (già erano lontani quando li ho fotografati durante l'escursione sul Po di Maistra), si è aperto un secondo gruppo di valli (Valli San Leonardo) bellissime, ma solo con qualche volatile (sicuramente dipendeva anche dall'orario, io ero lì circa a metà pomeriggio, ma l'ideale sarebbe tardo pomeriggio/tramonto, quando ritornano verso i nidi): aironi bianchi, piro-piro svassi maggiori e cormorani.















































Dopo sembra che la strada sia chiusa, ma in realtà si può proseguire tranquillamente, e lì si apre un'altra vista spettacolare sulla Valle Scanariello (che tanto è grande potrebbe essere scambiata per il mare!), con pescatori ovviamente autorizzati.
Continuando, le valli del gruppo Scanariello prendono una strana forma, ovvero una parte semi divisa che percorre tutto il contorno delle valli e poi la parte centrale che pare un lago enorme o il mare (ma non è così!).
Nella parte vicino alla strada semi separata dal resto ho rivisto da vicino i miei amati Cavalieri d'Italia, oltre alle garzette e ai piro-piro. In mezzo alle valli i cormorani e altri aironi bianchi. Niente aironi cinerini o rossi nelle valli. Chissà perché.....





































































In uno degli ultimi scorci ho anche visto due avocette (sapete, quelle che lo scorso anno vi avevo detto che sono così veloci che non fai a tempo a dire che le hai viste che sono già sparite all'orizzionte! ^_^)
Non smettrò mai di domandarmi perché hanno la punta del lungo becco rivolta verso l'alto.....








































Sulla via del ritorno, poi, una cosa che ha assolutamente dell'incredibile perfino per me che l'ho fatta!!!
Mentre percorro in macchina una stradina che costeggia un canaletto naturale mi attira un uccellino azzurrino. Subito mi fermo (leggi: praticamente inchiodo), tiro giù il finestrino del passeggero (il più silenziosamente possibile, altrimenti ciao!) e mi sdraio tipo.... avete presente i cecchini nei film appostati sdraiati sui tetti di notte che prendono la mira? Ecco, ero così, con tutta la cintura allacciata, mi sono sdraiata verso il finestrino aperto, dove ho appoggiato il teleobbiettivo e ho fatto una decina di scatti alla cieca (letteralemente!) verso il mini canneto dove avevo visto che si era infilato l'uccellino.
Beh, alla sera, riguardando le foto, ho visto che avevo beccato in pieno l'uccellino (non sono riuscita ad identificarlo neppure con i siti degli uccelli ^_^") che aveva attirato la mia attenzione :-D :-D
Ma soprattutto, la stradina era sterrata e a doppio senso, e non è passato nessuno durante questa mia pazza manovra! ^_^"





























La via delle Valli per Porto Levante mi ha entusiasmato così tanto, che quando mia sorella è venuta un paio di giorni a trovarmi in vacanza le ho mostrato prima quella della Sacca degli Scardovari :-D
Lo stesso giorno della via delle Valli per Porto Levante abbiamo fatto anche la via delle Valli per Albarella ed è stata lei a vedere un Bambi ^_^
In questa foto, quando ci ha viste, pare ci abbia fatto pure la linguaccia!
Quegli aloni verdi sono in realtà la recinzione del giardino dentro al quale l'abbiamo visto.















































E' pure riuscita a vedere relativamente da vicino i fenicotteri, sempre lungo la via per Albarella.
























Nei giorni successivi, quest'anno la Sacca degli Scardovari l'ho percorsa al contrario, ovvero prima la parte interna dell'anello della Donzella, poi la sacca da Santa Guilia a Barricata (io ero a Bonelli, praticamente attaccato a Barricata, quindi di solito parto da lì e vado verso Santa Giulia), ovvero al contrario di quando la faccio di solito.
Un po' per vederla da un'altra prospettiva, un po' per non annoiarmi. Sembra una stupidata, ma anche guardare il mare girando la testa verso destra invece che verso sinistra ti fa notare cose diverse. E poi, la corsia della strada da Santa Giulia è quella più vicina al mare :-p
In realtà ho visto più o meno le stesse cose e bestioline di luglio, ma almeno con un'altra angolazione!
Partendo da Santa giulia ho visto subito il granaio sommerso che si vede da vicino anche con le escursioni in barca. Solito amatissimo covo di cormorani ed aironi bianchi maggiori.
E prima ancora, mi sono accorta che anche a Santa Giulia c'è un acquedotto come quello dell'Isola di Polesine Camerini. Ovviamente funzionante!


















































Su un traliccio elettrico, invece, ho visto questo cosino verde col musetto giallo.
Se sono ancora capace di comparare foto :-p (le mie con quelle dei siti di uccelli), dovrebbe essere un gruccione.































In acqua cormorani con tanti piccoli e garzette (a 'sto giro c'erano anche le folaghe), sulla terraferma tra le risaie e i campi coltivati gli aironi bianchi e cinerini.





























































































Questo però non sono riuscita a capire che volatile sia. Magari qualcuno di voi lo sa :-)



































Nelle zone della sacca sabbiose e umide, Cavalieri d'Italia e piro piro.
























Girandosi verso la parte interna dell'Isola della Donzella (stando più o meno nella parte centrale della sacca) si vede la parte di frazione di Bonelli dove c'è l'agriturismo presso cui ho soggiornato insieme con l'azienda agricola e dietro, al di là del Po di Tolle (che ovviamente non si vede data l'altezza degli argini), il granaio sommerso dell'ex Isola di Bonelli-Levante (nel centro della foto).
























OK, OK, anche con questo post vi ho portati in giro a sufficienza.
Quindi, vi saluto e ci vediamo alla terza parte!

Sara

giovedì 26 settembre 2019

Agosto nel Parco Veneto del Delta del Po - prima parte

E finalmente ho finito di spulciare le 7000 foto circa che ho fatto ad agosto in ferie e di mandarle ai "tipi" (non so come dirlo) delle escursioni nel delta per usarle a loro piacimento per depliant, per il sito del parco, ecc.....
Quest'anno ho rifatto quasi tutte le escursioni dello scorso anno e ne ho fatte anche altre "nuove" sia in barca che in macchina.

In barca
- Po di Maistra e Golena di Ca' Pisani
- (*) Sacca del Canarin, Busa di Scirocco, Grande Foce con puntatina nell'ex-Isola della Batteria
- (*) Un viaggio nel silenzio della foce (Po di Volano)
- In barca nelle Valli di Comacchio (da Stazione Foce)
- Le lagune fra il Po di Tolle
- (*) Navigando dal mare alle Valli (da P.to Garibaldi a Stazione Foce)
- Il Faro di Goro e l’Isola dell’Amore

In auto
- Sacca degli Scardovari
- (*) Via delle Valli per Porto Levante
- Via delle Valli per Albarella
- Strada per la spiaggia di Boccassette
- Isola della Donzella (* -- la parte interna dell'isola, la parte esterna è la Sacca degli Scardovari)
- Isola di Polesine Camerini

(*) Nuove escursioni rispetto lo scorso anno

Quest'anno ne ho fatte così tante in barca che alla fine si ricordavano il mio nome e me ne hanno regalata pure qualcuna! ^_^"

Ma smetto subito di tediarvi e passo alle foto.

Quest'anno è stato un anno molto ricco per le foto. Le guide hanno detto che siccome in primavera ha fatto freddo e ha piovuto molto, le schiuse delle uova sono avvenute dopo, quindi tutto il ciclo di vita dei volatili si è traslato in avanti, col risultato di riuscire a vedere specie che di solito non si vedono in tarda estate.
Ho visto persino un piccolo di fenicottero :-D (beh, diciamo un giovine fenicottero)

Dal momento che sono arrivata di venerdì (ho approfittato del fatto che per il mio contratto di lavoro il 16 agosto è un giorno di festa) ho fatto subito la prima escursione nel Po di Maistra (un tempo il ramo principale del Po, ora il più selvaggio e paludoso e con la minor portata di acqua).
Qui ho avuto 2 belle sorprese: nella Golena di Ca' Pisani abbiamo visto un ibis mignattaio, poi, abbiamo fatto una sosta ad un attracco lungo il Po di Maistra e ci siamo affacciati sulla via delle Valli per Porto Levante. Fenicotteri! ^_^ Un po' lontani, ma che soddisfazione vederli anche in Veneto.

















































E poi, finalmente il piro piro (non ridete! si chiama proprio così).
Non che non lo avessi mai visto, eh, ma era sempre in volo e risonoscere un volatile piccolo solo dal di dietro, sapete......
Tra l'altro, si confonde perfettamente con l'ambiente melmoso e pieno di verde dietro cui nascondersi.





















La seconda escursione che ho fatto in barca è partita dalla Sacca del Canarin (ci si accede dall'Isola di Polesine Camerini, l'ho scoperto a luglio :-p), poi abbiamo percorso la Busa di Scirocco (guardando la cartina del delta, il ramo finale del delta del Po di Pila verso l'Emilia Romagna), un pezzo della Busa dritta (guardando la cartina del delta, il ramo finale del delta del Po di Pila che continua dritto verso la ex-Jugoslavia), girando intorno al faro di Punta Maistra (ormai lontano dalla foce, disabitato e felice sede di nidificazione di aironi ed altri volatili) e arrivando fino all'Isola che non c'è (una lingua di sabbia relativamente giovane, ma in continua crescita, che compare e scompare in base alle maree) e con una puntatina nell'ex-Isola della Batteria, fino a sbattere letteralmente contro i ruderi delle abitazioni semi sommerse (mica che sia tutta una finta turistica! vi assicuro che sono ruderi veri, in zone di terra che era stata bonificata e che il mare si è ripreso a seguito dell'esagerata estrazione del metano nel sottosuolo negli anni '50-'60).

La centrale dell'Enel, che si vede da ogni angolo del parco
























Il faro di Punta Mistra (o di Pila), visto dall'ex-Isola della Batteria, al di là della Busa Dritta































Gli aironi bianchi in mezzo ai rami della vegetazione intorno al faro
























Ruderi delle abitazioni dell'ex-Isola della Batteria



































La terza escursione (la terza in 3 giorni!) era una di quelle "nuove", sul Po di Volano (Un viaggio nel silenzio della foce).
La partenza era dall'Oasi di Cannevié (ex valle da pesca), dove un tempo si allevavano le anguille, tant'è vero che rimangono i resti di un lavoriero.
Che cos'è un lavoriero? (Definizione presa dalla Treccani)
E' uno strumento per la pesca in uso nelle valli da pesca (in Veneto ancora oggi e in Emilia Romagna in passato) per la cattura soprattutto delle anguille nel periodo della migrazione verso il mare.
E' costituito da una grata a forma di V, con il vertice verso il mare e i lati addossati alle sponde  ed è posizionato nel canale di foce della valle.
Una fessura nel vertice fa sì che l'anguilla (o il pesce di turno), una volta penetrata, si raccolga nel tratto di canale antistante e non possa più tornare indietro.






































































Finalmente un'escursione con persone davvero interessate, non con gente che pensava di salire su uno yacht e prendere il sole, parlare al cellulare e con marmocchi urlanti e saltellanti per tutta la barca! ^_^"

Immancabili gli aironi e le folaghe

























Piro piro e beccacce di mare

























Chiurli in ogni dove, svassi maggiori, germani reali

























Il Po di Volano assomiglia al Po di Tolle, parecchi canneti e bonelli (i grumi di argilla su cui crescono le canne e i piccoli arbusti) ai lati, pochi alberi ma tanti pesci e volatili. Ho visto saltare fuori dall'acqua diversi cefali, ma non sono riuscita a fare la foto al volo!

Per ora vi lascio, altrimenti questo post diventa lunghissimo! ^_^"

Ai prossimi post sul resto delle escursioni,
Sara

giovedì 19 settembre 2019

Swap cartoline estate 2019 - cosa ho inviato

Ciao a tutti,
anche questa'anno ho partecipato con gioia ed entusiasmo allo scambio di cartoline delle vacanze estive (o del posto in cui si abita se non si ha la possibilità di farle) organizzato dall'ormai conosciutissima Fiore del blog Casalinga per caso nel post Swap cartoline e partecipo a...
Ovviamente, anche questa volta mi sono prenotata per il massimo numero di cartoline da inviare e ricevere (tante se ne inviano, altrettante se ne ricevono).
Per la verità, quest'anno mi sono fatta prendere la mano assai..... Lo scambio prevedeva 5 cartoline, ma io tra queste e altre ne ho spedite quasi 20! ^_^" Tra parenti e amici.....
Per ora vi mostro solo cosa ho inviato io, in quanto sto aspettando di ricevere l'ultima delle 5 cartoline.
Lo so, sono momotona per le mie vacanze estive, ancora una volta nel Parco del Delta del Po, ma che volete, è un luogo che mi rilassa, e ogni volta vedo cose nuove e diverse!

Sono stata abbinata a:

Marta del blog Doni creativi
Maryclaire del blog Maryclaire perle&cose
RobbyRoby del blog Hay Lin bau bau 
Saray del blog Pensieri e parole

Per Marta
Airone bianco maggiore, beccapesci (o simile), veduta della Sacca degli Scardovari





























Per Maryclaire
Oasi di Ca' Mello, beccapesci (o simile), tramonto nella Sacca degli Scardovari






























Per RobbyRoby
Ingresso alla spiaggia di Barricata, allevamenti di cozze/mitili nella Sacca degli Scardovari, uno dei punti di incontro del Po di Tolle con il mare (prima della foce), foce del Po di Tolle






























Per Saray
Fiori e farfalle nei dintorni dell'Agriturismo Ca' Bonelli (dove soggiornavo, nella frazione Bonelli), mare dalla spiaggia di Barricata






























Per Fiore
Tramonto nella Sacca degli Scardovari, Cavaliere d'Italia, fenicotteri e airone cinerino nelle Valli di Comacchio (nei pressi di Stazione Foce)






























Poi, extra swap, ho inviato una cartolina anche a Carmela e Davide del blog Pyros&Patch, cui loro hanno contraccambiato.
Barca sul Po di Tolle, allevamenti di cozze/mitili nella Sacca degli Scardovari, fiori e campi di erba medica nei dintorni dell'Agriturismo Ca' Bonelli (dove soggiornavo, nella frazione Bonelli)






























Che altro dire.....
Aspetto con ansia di ricevere l'ultima delle cartoline e ringrazio ancora una volta la carissima Fiore!

Sara