Lettori fissi

giovedì 3 ottobre 2019

Agosto nel Parco Veneto del Delta del Po - seconda parte

Ciao a tutti, rieccomi qua a proseguire il mio sproloqio sulle escursioni nel Parco del Delta del Po.
Dunque, dopo il Po di Volano (uno dei rami del delta non più attivi, cioè controllato dall'uomo) ho fatto un'escursione in macchina, la via delle Valli per Porto Levante.
In realtà, il primo pezzo l'avevo già fatto, ma chissà perché mi ero convinta che la strada terminasse poco dopo la Golena di Ca' Pisani.
Ma la guida dell'escursione sul Po di Maistra (Edoardo Cacciatori) mi ha spiegato bene come fare per arrivarci.
Che soddisfazione e meraviglia poi!
Ma ricordatevi: fintanto che la strada costeggia il Po di Maistra non scendere dalla macchina né aprire i finestrini: è pieno di nidi di vespe e di non proprio simpatici insett(on)i volanti che non aspettano altro che pungere qualcosa o qualcuno!!!
Infatti, tutte le foto le ho fatte con il finestrino chiuso, ma sono venute ugualmente :-D

Fino alla Golena di Ca' Pisani non si vede niente, ovvero sono tutti campi coltivati e il Po di Maistra non si vede perché oltre l'argine.
Poi cominciano le valli da pesca, ma all'inizio bisogna accontentarsi di vedere da lontano, e sbirciare tra i rami della folta vegetazione vicina al bordo della strada.

Guardate quanti cigni reali!




















Superate queste prime valli (Valli di Ca' Pisani), dove c'erano anche i fenicotteri, ma troppo lontani per delle foto accettabili (già erano lontani quando li ho fotografati durante l'escursione sul Po di Maistra), si è aperto un secondo gruppo di valli (Valli San Leonardo) bellissime, ma solo con qualche volatile (sicuramente dipendeva anche dall'orario, io ero lì circa a metà pomeriggio, ma l'ideale sarebbe tardo pomeriggio/tramonto, quando ritornano verso i nidi): aironi bianchi, piro-piro svassi maggiori e cormorani.















































Dopo sembra che la strada sia chiusa, ma in realtà si può proseguire tranquillamente, e lì si apre un'altra vista spettacolare sulla Valle Scanariello (che tanto è grande potrebbe essere scambiata per il mare!), con pescatori ovviamente autorizzati.
Continuando, le valli del gruppo Scanariello prendono una strana forma, ovvero una parte semi divisa che percorre tutto il contorno delle valli e poi la parte centrale che pare un lago enorme o il mare (ma non è così!).
Nella parte vicino alla strada semi separata dal resto ho rivisto da vicino i miei amati Cavalieri d'Italia, oltre alle garzette e ai piro-piro. In mezzo alle valli i cormorani e altri aironi bianchi. Niente aironi cinerini o rossi nelle valli. Chissà perché.....





































































In uno degli ultimi scorci ho anche visto due avocette (sapete, quelle che lo scorso anno vi avevo detto che sono così veloci che non fai a tempo a dire che le hai viste che sono già sparite all'orizzionte! ^_^)
Non smettrò mai di domandarmi perché hanno la punta del lungo becco rivolta verso l'alto.....








































Sulla via del ritorno, poi, una cosa che ha assolutamente dell'incredibile perfino per me che l'ho fatta!!!
Mentre percorro in macchina una stradina che costeggia un canaletto naturale mi attira un uccellino azzurrino. Subito mi fermo (leggi: praticamente inchiodo), tiro giù il finestrino del passeggero (il più silenziosamente possibile, altrimenti ciao!) e mi sdraio tipo.... avete presente i cecchini nei film appostati sdraiati sui tetti di notte che prendono la mira? Ecco, ero così, con tutta la cintura allacciata, mi sono sdraiata verso il finestrino aperto, dove ho appoggiato il teleobbiettivo e ho fatto una decina di scatti alla cieca (letteralemente!) verso il mini canneto dove avevo visto che si era infilato l'uccellino.
Beh, alla sera, riguardando le foto, ho visto che avevo beccato in pieno l'uccellino (non sono riuscita ad identificarlo neppure con i siti degli uccelli ^_^") che aveva attirato la mia attenzione :-D :-D
Ma soprattutto, la stradina era sterrata e a doppio senso, e non è passato nessuno durante questa mia pazza manovra! ^_^"





























La via delle Valli per Porto Levante mi ha entusiasmato così tanto, che quando mia sorella è venuta un paio di giorni a trovarmi in vacanza le ho mostrato prima quella della Sacca degli Scardovari :-D
Lo stesso giorno della via delle Valli per Porto Levante abbiamo fatto anche la via delle Valli per Albarella ed è stata lei a vedere un Bambi ^_^
In questa foto, quando ci ha viste, pare ci abbia fatto pure la linguaccia!
Quegli aloni verdi sono in realtà la recinzione del giardino dentro al quale l'abbiamo visto.















































E' pure riuscita a vedere relativamente da vicino i fenicotteri, sempre lungo la via per Albarella.
























Nei giorni successivi, quest'anno la Sacca degli Scardovari l'ho percorsa al contrario, ovvero prima la parte interna dell'anello della Donzella, poi la sacca da Santa Guilia a Barricata (io ero a Bonelli, praticamente attaccato a Barricata, quindi di solito parto da lì e vado verso Santa Giulia), ovvero al contrario di quando la faccio di solito.
Un po' per vederla da un'altra prospettiva, un po' per non annoiarmi. Sembra una stupidata, ma anche guardare il mare girando la testa verso destra invece che verso sinistra ti fa notare cose diverse. E poi, la corsia della strada da Santa Giulia è quella più vicina al mare :-p
In realtà ho visto più o meno le stesse cose e bestioline di luglio, ma almeno con un'altra angolazione!
Partendo da Santa giulia ho visto subito il granaio sommerso che si vede da vicino anche con le escursioni in barca. Solito amatissimo covo di cormorani ed aironi bianchi maggiori.
E prima ancora, mi sono accorta che anche a Santa Giulia c'è un acquedotto come quello dell'Isola di Polesine Camerini. Ovviamente funzionante!


















































Su un traliccio elettrico, invece, ho visto questo cosino verde col musetto giallo.
Se sono ancora capace di comparare foto :-p (le mie con quelle dei siti di uccelli), dovrebbe essere un gruccione.































In acqua cormorani con tanti piccoli e garzette (a 'sto giro c'erano anche le folaghe), sulla terraferma tra le risaie e i campi coltivati gli aironi bianchi e cinerini.





























































































Questo però non sono riuscita a capire che volatile sia. Magari qualcuno di voi lo sa :-)



































Nelle zone della sacca sabbiose e umide, Cavalieri d'Italia e piro piro.
























Girandosi verso la parte interna dell'Isola della Donzella (stando più o meno nella parte centrale della sacca) si vede la parte di frazione di Bonelli dove c'è l'agriturismo presso cui ho soggiornato insieme con l'azienda agricola e dietro, al di là del Po di Tolle (che ovviamente non si vede data l'altezza degli argini), il granaio sommerso dell'ex Isola di Bonelli-Levante (nel centro della foto).
























OK, OK, anche con questo post vi ho portati in giro a sufficienza.
Quindi, vi saluto e ci vediamo alla terza parte!

Sara

3 commenti:

  1. Ciao Sara,
    grazie per la seconda puntata dell'escursione.
    Paesaggi e animali favolosi.
    Hai ragione le foto sono venute bene anche coi finestrini chiusi.
    Fortuna che la guida è stata così gentile da avvisarti dei maga-insetti!!!!

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  2. Che bella esperienza !! Per me sono tutti posti nuovi . Mi piacerebbe andare dalle parti del delta del Po, per scoprire questi posti che sono molto diversi dai luoghi che giro di solito. E mi ha colpito anche la tua conoscenza dei nomi dei luoghi e la ricerca del nome degli uccelli che incontri. Brava ! Tornerò per la terza parte. Saluti

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  3. Complimenti per il reportage e per le bellissime foto .Mi hai invogliato a visitare questi luoghi . Baci.

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