E mi sono messa ai fornelli, provando a fare una ricetta siciliana.
Mia mamma è siciliana, ma non è assolutamente amante della cucina in generale, men che meno di quella della sua terra di origine. Peccato :-(
A me invece piace tantissimo cucinare e sperimentare piatti ancora mai assaggiati :-D
Questa non è una ricetta particolarmente difficile, c'è solo la noiosissima e lunga parte di pulitura delle sarde, sempre che non le compriate già pulite e deliscate ;-)
Ingredienti
- 500 g di sarde di media dimensione
- 100 g di pangrattato
- 2 cucchiai di pinoli
- 2 cucchiai di uvetta passa
- 1 spicchio di aglio (io l'ho omesso)
- succo di limone
- olio extravergine di oliva
- sale rosa dell'Himalaya
- peperoncino in polvere
- foglie intere di alloro
Preparazione
Per prima cosa mettere l'uvetta passa a bagno in acqua calda per farla rinvenire.
Dopodiché passare alla pulitura delle sarde: desquamatura, decapitazione e deliscatura con scaiacquatura finale per eliminare i residui delle viscere.
Il tutto, ovviamente, molto delicatamente cercando di non romperle.
Man mano che vengono pulite, metterle, aperte a libro, in un colino per perdere il liquido in eccesso.
Io sono partita da 400 g di sardine da eviscerare e alla fine ho ottenuto sardine a sufficienza per riempire la pirofila che avevo scelto.
Quindi, le quantità prendetele indicativamente.
Strizzare l'uvetta passa dall'acqua in eccesso e metterla da parte.
La mia era molto grande, quindi l'ho anche tagliuzzata a pezzettini.
Far tostare il pangrattato in una padella antiaderente finché non imbrunisce.
La ricetta dice sfumatura "a tonaca di monaco", cioè finché non diventa marrone.
Occhio però a non bruciarlo!
NOTA
Appena del colore giusto toglierlo dalla padella o continuerà a cuocere.
Aggiungere quindi i pinoli al pangrattato, poi l'uvetta e legare il tutto con un po' di olio extravergine di oliva.
Prendere le sardine una ad una, appoggiandole con la pelle sul piano di lavoro (quindi con l'interno del pesce verso di voi) e mettere al loro interno qualche pezzetto di unvetta e qualche pinolo (visto che ho usato delle sardine, quindi decisamente piccoline, sono riuscita a mettere 2 pezzetti di uvetta e 1 o 2 pinoli). Quindi arrotolarle su se stesse a mo' di involtino.
Man mano che si preparano metterle una a fianco all'altra nella teglia scelta, separando una fila di sardine dall'altra con foglie di alloro.
Infine, preparare la marinatina da versare sulle sarde prima di infornarle con succo di limone (io ne ho usati 2), olio extravergine di oliva, sale rosa dell'Himalaya e peperoncino in polvere.
Versare generosamente la marinatina sulle sarde direttamente nella teglia.
Infornare a 180°C per 15-20 minuti, non di più.
Le ho portate a mia mamma appena sfornate, e la prima cosa che ha avuto il coraggio di dire che non erano sarde alla baccafico!
Perché?
Perché sua mamma (mia nonna) non le faceva così, lei non le arrotolava, ma le lasciava aperte a libro, una sull'altra con dentro il ripieno, poi impanate e fritte.
Peccato che io ho preso la ricetta da un libro di cucina siciliana..... Infatti poi anche mia zia (sua sorella) ha detto che ci possono essere varianti da zona a zona della Sicilia.
Comunque ha detto che erano buone, e non si è lamentata del peperoncino che ho messo (di solito se ne lagna sempre......).
Le ho assaggiate anche io: troppo limone nella marinatura, ma per essere il primo tentativo sono molto soddisfatta!
Buona lunedì a tutti,
Sara
Devono essere buonissime!! Sono stata in Sicilia per la prima volta la scorsa estate, ho magiato di tutto..cose buonissime...ma ahimè queste le ho saltate !!!
RispondiEliminadevono essere ottime|||complimenti Sara!
RispondiEliminabuona serata simona