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martedì 11 settembre 2018

Vacanze nel Delta del Po Veneto - Isola di Polesine Camerini, Sacca del Canarin

L'isola di Polesine Camerini si chiama così per la presenza dell'unico grande centro abitato che porta lo stesso nome ed è famosa per la centrale dell'ENEL, che è visibile da qualsiasi punto del parco.
Certo, ci sono anche case isolate fuori dall'agglomerato principale, ma sono tutte strade sterrate, quindi, o si possiede il mezzo adatto, o si rinuncia (specie io che causa uno sterrato sono finita in un fosso...... ¬_¬).
Ci sono comunque parecchie strade che la attraversano, e la particolarità è che ognuna, così come ogni campo coltivato, è costeggiata da un corso d'acqua, e non intendo un piscino di acqua.
Infatti, lì è più facile trovare gli aironi. Anche qui quelli bianchi sono i più fetenti: non fai a tempo ad avvistarli che evaporano!

Ecco la famosa centrale dell'ENEL, che ho saputo chiuderanno per far posto ad un village (come quello di Barricata) da 8000 posti. Resterà in piedi soltanto la ciminiera in quanto simbolo e che, secondo me, aiuta pure ad orientarsi.






































































I canali sono tutti più o meno di questa dimensione e, come si intravede in fondo alla foto (o in quella successiva), da essi estraggono quotidianamente acqua con delle pompe per irrigare i campi o per altri usi domestici (non pensate alle nostre case ultramoderne, qua asoomigliano di più a delle cascine, o comunque case moooooolto vecchio stile).












































Ho poi scoperto una cosa che mi ha sorpresa e stupita. Non pensavo esistessero ancora :-)
Che cos'è questo secondo voi?
























Forza, forza, spremete le meningi.....
























Ancora nessuna idea?
No?
































Vabbeh, vabbeh, ve lo dico io.
E' un acquedotto, ed è ancora funzionante!!!
Certo, quest'acqua non è usata nelle case, ma altri utilizzi ne fanno eccome.
Ne ho visti diversi in tutta l'isola; sulle altre no.... sarà anche la presenza ancora massiccia di corsi d'acqua che attraversano l'isola.
























Vista la numerosità dei canali e dei corsi d'acqua presenti, ci sono anche parecchie idrovore ancora funzionanti che smistano ed estraggono l'acqua, alcune addirittura con nome e cognome!
























A discapito di quanto indicato nella cartina formato manifesto del parco parte veneta (vi ricordo che si allunga anche in Emilia-Romagna fino alle Valli di Comacchio) che si può ritirare nei luoghi di prenotazione delle escursioni o alle pro-loco, dall'Isola di Polesine Camerini si riesce ad affacciarsi sulla sacca del Canarin (dove c'è anche il rifugio con stesso nome, rifugio.... bar, e che mi ero sempre chiesta dove fosse), passando a fianco dell'idrovora della foto precedente.
























Niente di che, rispetto alla Sacca degli Scardovari, ma trovarsi davanti uno spettacolo che non ci si aspettava comunque ti fa restare imbambolato almeno un momento (almeno, per me è stato così).
E poi, per vederla bene ci vuole la barca.

























Anche qui ovviamente ci sono coltivazioni di cozze e vongole, e un limitato numero di casette dei pescatori con relativa imbarcazione.
























Raggiungibili solo con questa.
Con la bici si dovrebbe riuscire a fare tutto un pezzo intorno alla sacca, è itinerario ciclabile, ma con la macchina, in 'sti sterrati anche no U_U






































































E..... udite! udite!
Dalla Sacca del Canarin si vede il Faro di Pila! ^_^
Quello dell'escursione in motonave lungo la grande foce.
























Stufa della vista della sacca, ho gironzolato un po' per l'isola fuori dal centro abitato principale, a ho visto qualche airone cinerino e bianco.
 Modello n°4: Giuditta! (cit. da Il piccolo diavolo, però ci stava, perché invece di volare via, questo qua passeggiava, stile sfilata)





















































































































Questo l'ho preso mentre stava per spiccare il volo, da fermo, dal basso verso l'alto.
Questa posizione ricorda un po' quando si è seduti a terra e si cerca di alzarsi senza puntellarsi con le mani per aiutarsi.
























E, ovviamente, anche in quest'isola, cappelline votive alla memoria di qualcuno più o meno ovunque :-)
Sentono molto forte la religione, l'ho visto anche quando andavo a messa nella chiesetta di Bonelli (appena dietro l'agriturismo): tutti cantavano (tutti!) e le prediche erano basate su esempi e fatti del quotidiano vivere.
Nelle grandi città e nei luoghi molto industrializzati non è più così, sia la partecipazione agli eventi religiosi (messe e non) che i contenuti delle prediche, sempre generalizzati e con frasi fatte, mai una volta la citazione di un caso particolare vissuto utilizzato per esprimere meglio un concetto.
Eh, vabbeh..... accontentiamoci, no? ;-)



















E anche dopo questa gita vi saluto e vi rimando alla Via delle Valli (vista lo stesso pomeriggio di questa) e alla Valli di Comacchio.

Buon pomeriggio,
Sara

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