No, non ho sbagliato, le vie delle Valli sono due, quella che parte da Rosolina Mare (l'ho scoperto solo quest'anno, l'anno scorso la strada era interrotta per dei lavori che la rendevano pericolosa) e arriva all'isola di Albarella e quella che parte dal ponte sul Po di Maistra a Ca' Veneir e termina a Porto Levante.
Sono entrambe molto belle e particolari, ma metà di quella per l'isola di Albarella purtroppo è molto trafficata di turisti da e per l'isola e diventa difficle fermarsi per fare foto. Per fortuna in settimana c'è un po' meno gente.
Ho cominciato il giro a metà pomeriggio e partendo dalla via delle Valli per Albarella (o via Po di Levante) in modo tale da terminare entrambi i giri nel tardo pomeriggio.
Perché? Non sono matta che esco con il picco di caldo, ma tutti i volatili, più si avvicina il tramonto e più ritornano ai loro nidi. Ergo: più facile vederli :-D
Quello che salta subito all'occhio percorrendo la via per Albarella è che le valli (che danno il nome alla via, ma vi ricordo che sono valli da pesca controllate con i "vecchi" casoni ormai rimodernati e luoghi di nidificazione senza pericolo di distruzione dei nidi) sono immense, a prima vista sembrano dei laghi con tante spiaggette e tutte di forma diversa, dipende nel tempo come sono stati trasportati i detriti dai fiumi (in questo caso il Po), sulla destra, mentre a sinistra si costeggia il Po di Levante.
Circa a metà strada si gira per addentrarsi a vedere le valli un po' più da vicino e la strada è decisamente nemo trafficata, quasi fanno fatica due macchine a passare una a fianco dell'altra, perché, ovviamente, sono con doppio senso di marcia.
Subito, ancora mentre si costeggia il Po di Levante uno spettacolo rosa: i fenicotteri!
Tantissimi, mai visti così tanti tutti in una sola valle (a parte le valli di Comacchio, ma lì non fa testo)!
C'era anche qualche cigno reale, ma lontano.
Certo, non è come averli in braccio nelle valli di Comacchio, ma volete mettere?
E' la prima volta che vedo i fenicotteri "a mollo", di solito sono sempre in piedi in acqua, tant'è vero che da lontano li avevo scambiati per cigni reali (anche se erano un po' troppi), ma via via che mi avvicinavo erano decisamente troppo rosa per essere dei cigni.
Anche lo scorso anno li avevo visti qui, ma erano proprio pochini.....
In realtà li ho visti anche lungo l'altra via della valli (quella per Porto Levante), ma lì sono sempre lontani, non sono mai abbastanza vicini alla strada :-(
Entrando poi nella strada meno trafficata all'inteno delle valli, ci sono dei piccoli ponticelli che collegano naturalmente o artificialmente quasi tutte le valli tra loro (ovviamente parlo dell'acqua contenuta nelle valli) e vicino a uno di questi ho fotografato questo piccolo marangone.
Me li confondo sempre con i cormorani, entrambi con il dorso nero, ma il marangone minore lo è totalmente, mentre i cormorani, vicino al becco e lungo il collo sono chiari.
Vero che è tenerissimo?
Credo sia una via di mezzo tra un pulcino e un adulto :-)
Curiosità
A proposito di pulcini: non sempre è il termine corretto per indicare i piccoli dei volatili.
Si dice pulcino se quando nasce è già in grado di nutrirsi da solo, si dice invece pullo se invece per un certo periodo iniziale lo devono fare i genitori per lui (per esempio le rondini, che per una decina di giorni sono i genitori che imboccano i piccoli rondinini direttamente nel nido - lo so perché li ho visti quest'anno, come vi ho scritto in uno degli scorsi post).
Me ne sono accorta durante l'ultima un'escursione in barca di questo luglio, la guida non aveva chiamato pulcini i piccoli di una volpoca che ci stava indicando, ma non avevo capito la parola che aveva usato. Così ho cercato un po' in rete e ho scoperto questo nuovo vocabolo.
Chiudendo poi il giro ad anello, senza percorrere l'ultimo pezzo che porta a Rosolina Mare, si passa in mezzo alle risaie (il delta del Po ne è pieno, e il sapore che da' al riso è tutto particolare, a me piace tantissimo, infatti torno sempre a casa con la scorta :-p), e lì sì che ho fatto dei primi piani! E del mio amato Cavaliere d'Italia!
Curiosità
Come cambia il territorio di un delta dal mare alla terra
Prima si formano le lagune, poi le lagune diventano sacche, le sacche si chiudono e diventano valli da pesca, le valli da pesca diventano risaie e le riasie infine campi coltivati.
Questa trasformazione (molto lunga nel tempo, eh!) è dovuta al continuo trasporto di detriti da parte dei fiumi, in questo caso del Po diviso tra i vari rami del suo delta attivo (che vi ricordo essere il Po di Goro, che delimita Emilia Romagna e Veneto, il Po di Gnocca o della Donzella, il Po di Maistra, il Po di Tolle e il Po di Pila).
Il territorio di un delta è sempre in continua trasformazione, anche da un anno all'altro si possono riscontrare grandi cambiamenti.
Airone bianco maggiore. Si distingue dall'airone bianco "normale" oltre che per la dimensione, per il becco giallo anziché nero.
Ecco il mio amato Cavaliere d'Italia, elegante e slanciato.
Ho letto che posso arrivare fino ad un'altezza di 40 cm, per via delle zampe molto molto lunghe, ma questi delle foto non credo siano così alti :-) Oppure metà zampa affonda nell'acqua e/o nel terreno limaccioso.
Bellissimo! Vero? ^_^
Terminato il giro della "prima" via dellaValli, sono passata a quella che arriva a Porto Levante, partendo però da Porto Levante verso Ca' Venier (e tornare su poi per la Romea).
Anche qui Cavalieri d'Italia, gabbiani, volpoche, ma soprattutto avocette con i loro piccoli ^_^
Sono stata un sacco di tempo, oltre che a fotografarle, ad osservarle.
L'unica cosa fastidiosa di diversi punti delle vie delle Valli è che lasciano crescere decisamente incolta la vegatazione. ok, siamo in un parco, per carità, ma non vedere certe meraviglie è proprio un peccato! Porterebbero un sacco di turisti in più, specie in bicicletta ce ne sono un'infinità :-D
Le valli da questa parte sembrano così grandi in certi punti che sembra si tratti del mare, ma non è così, ci sono anche i pescatori (solo gli autorizzati, ovviamente!) che pescano tranquillamente a riva.
Volpoche in volo (ma questo l'ho scoperto solo dopo l'escursione sul Po di Gnocca fino alla spiaggia del Bacucco)
Cavaliere d'Italia. Avevo letto i primi anni che sono venuta nel Parco del delta del Po Veneto che erano difficili da vedere, ma io li vedo ovunque! E con qualsiasi tipo di vegetazione, ma sempre con acqua (tanta o poca che sia) e/o terreno limaccioso (leggi: melmoso): risaie con o senza acqua, valli da pesca, lagune/sacche.
Persino un gabbiano "classico" (quelli che si vedono di solito in giro al mare sono i gabbiani reali).
Ma ci sta, le valli hanno acqua salmastra, si vede che le ha scambiate per il mare ;-)
E le meravigliose Avocette, che ho sempre cercato di trovare e fotografare da quando qualche anno fa durante un'escursione nelle valli di Comacchio la guida ha detto: "Quelle in volo sono avocette" e io le ho prese di pura fortuna, dato che viaggiano alla velocità dei missili! (vedi post: Vacanze nel Delta del Po Emilia Romagna - Valli di Comacchio - Il Bettolino Foce )
Ce ne erano tantissime, e tutte con i loro piccoli ^_^
Ho sempre trovato buffo il loro becco lungo che è ricurvato verso l'alto sulla punta :-D
Curiosità
Mi sono accorta, soprattutto quest'anno, che quasi tutti i volatili quando "dormono in piedi/riposano" lo fanno su una zampa sola, come le gru!
Me lo sono chiesta il perchè, e curiosando sempre nel web ho letto che pare che per loro sia una posizione molto molto comoda, non muovono neppure un muscolo, e pare sia anche un modo per raffreddare meno la temperatura, dato che le zampe sono l'unica parte del corpo dei volatili non coperto da piume.
Vabbeh, anche con questo giro lungo le valli da pesca vi ho travolto di immagini ^_^"
Abbiate pazienza, che ci volete fare, mi piace fare foto, ho scoperto presto che mi piace fare bird watching e ogni anno, vista la pratica, le foto vengono sempre un po' meglio degli anni precedenti ;-)
Ma ora vi lascio (finalmente! direte voi) e vi rimando al prossimo giro.
Buon pomeriggio a tutti,
Sara
Non conosco affatto la tua zona e i fenicotteri sono abituata a vederli in sardegna.Però vedere tutte queste specie che hai fotografato è molto bello e interessante.
RispondiEliminaBellissimo !!! Sia per le foto che per le spiegazioni che ci hai dato. Anch'io , quest'anno , ho visto i fenicotteri rosa ma non dalle tue parti (che non conosco ) ma in Sardegna, a Sant'Antioco, c'erano molti feicotteri rosa. Sono così per qualche cosa che mangiano e che , pian , piano, colora di rosa le loro penne. Anche a me piace molto fare foto. Saluti.
RispondiEliminaSara, ma quanti erano i fenicotteri???
RispondiEliminaCi credo che ci hai preso gusto a fare le vacanze sul delta del po.