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venerdì 27 gennaio 2017

Triglie all'algerina

Anche questa ricetta proviene da uno dei tanti libricini scovati nei mercatini dell'usato (che pare vadano anche molto di moda ultimamente), nei quali naturalmente si trovano solo cose "spaiate", infatti questo fa parte di una raccolta di cucina di ricette del nordafrica, alcune delle quali (tipo questa) spiegate passo passo con foto.

Ho provato a farla sia con le triglie di fango che con le triglie di scoglio.
Non c'è paragone, vincono decisamente le triglie di scoglio, sia per la dimensione, che per il sapore.




























Ingredienti
  • 4 triglie di scoglio
  • 2 cipolle (io le ho usate bianche)
  • sale grosso (io ho usato sale rosa fine dell'Himalaya)
  • aglio (io l'ho omesso)
  • zenzero in polvere
  • cumino in polvere
  • 1 bustina di zafferano
  • 1 ciuffo coriandolo fresco (io ho usato prezzemolo)
  • olio extravergine di oliva
  • salsa di pomodoro (io ho usato il concentrato di solo pomodoro)
  • 1 limone

Preparazione

Per prima cosa pulire le triglie, eviscerandole e desquamandole.
Io le ho comprate già eviscerate.
Tagliare tutte le pinne, lavarle e asciugarle delicatamente con della carta assorbente.
















Dopodiché, cospargerle completamente di sale, davanti, dietro, sopra e sotto. Tranne dentro, ovviamente.
Disporle su un vassoio abbastanza grande da farle stare su uno strato solo e lasciarle macerare per 15-20 minuti.















Mentre si marinano le triglie, portarsi avanti affettando finemente le cipolle e tenerle da parte.















Poi mischiare insieme le spezie (aglio, zenzero, cumino, zafferano).
Avendole usate tutte in polvere l'operazione è decisamente molto semplice.
Le spezie fresche andavano prima pestate una ad una in un mortaio e poi unite alle altre.















Mettere le cipolle affettate ad appassire dolcemente sul fuoco.















Quindi aggiungere alle cipolle le spezie e uno o due cucchiai di salsa di pomodoro.





























Amalgamare bene il tutto in modo che le spezie si armonizzino alle cipolle in maniera uniforme.















A questo punto (la ricetta originale dice di) allungare il tutto con un bicchiere e mezzo di acqua calda e salata.

NOTA
Pessima indicazione provata sulla mia pelle, basta sbagliare la potenza della fiamma anche di poco e il piatto alla fine risulterà salato (ricordate che anche le triglie sono marinate nel sale).
Quindi, allungare il tutto con un bicchiere e mezzo di acqua calda.
Solo alla fine della cottura eventualmente si regolerà il piatto di sale.






























Far cuocere questa specie di sughetto aromatico per 20 minuti circa a fiamma dolce.















Trascorso il tempo adagiare le triglie nel sughetto (io le ho prima risciacquate dal sale senza asciugarle - non temete! non diventano insipide sciacquandole) e far cuocere il tutto per altri 20 minuti circa.















Dopo 10 minuti girare le triglie e proseguire la cottura fino al termine.

NOTA
Girare le triglie molto delicatamente, si cuociono molto in fretta.
La cottura è così prolungata solo per aromatizzarle con il sughetto.















Mentre si cuociono lavare e poi intagliare la buccia del limone con l'apposito attrezzo che si chiama pélorange.

NOTA
Per chi come me non ne possiede uno, può sopperire alla mancanza con un semplice coltello adatto a tagliare la buccia degli agrumi.
Tagliare quindi le due calotte del limone, poi dall'alto al basso fare delle incisioni, possibilmente alla stessa distanza tra loro e in numero pari, nella buccia del limone abbastanza profonde da arrivare fino agli spicchi ma senza bucarli.
Con le mani staccare una striscia di buccia sì e una no.
Tagliare a fettine il limone e tenerlo da parte.



















A cottura ultimata adagiare le triglie con tutto il sughetto in un vassoio o in una pirofila da tavola.















Spolverizzare con il coriandolo fresco tritato (io ho usato il prezzemolo) e coprire con le fettine di limone intagliate.

NOTA
Ho usato il prezzemolo al posto del coriandolo perché è difficile trovarlo fresco e una cara amica virtuale di blog (Arabafelice... in cucina!) in diverse ricette, tipo quella dei cavolfiori al forno, ha detto che si poteva tranquillamente sostituire. E' praticamente un'autorità in materia culinaria :-D
















Secondo il libricino andrebbero mangiate fredde di frigorifero, ma anche appena fatte sono buone!
Certo, bisogna avere la mente aperta a sapori che non fanno parte della nostra cultura alimentare e avere voglia di sperimentare e assaggiare cose nuove!

Detto ciò, buon appetito a tutti e buon week end!

Sara

3 commenti:

  1. Deve essere gustosissima questa preparazione, mi piace molto! Adoro i libricini di cucina di un tempo e detesto le mode culinarie quindi... ottimo!
    P.s. non so se dove abiti tu ci sia ma all'esselunga e in molti simply lo trovi il coriandolo. In vaschette, .Il prezzemolo, lo dice anche il proverbio, sta bene con tutto ma il coriandolo fa la differenza, secondo me, ha un altro sapore.
    Trovi anche aneto, cerfoglio, dragoncello, maggiorana ecc. (all'esselunga) spero di esserti stata utile :-)

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  2. Ciao Sara,
    questa ricetta è molto invitante.

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  3. Brava variare un po la cucina classica italiana peccato che io ho un marito troppo tradizionale...devono essere ottime le triglie cucinate cosi...un bacione

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