Ditali in brodo di asparagi e fave

Questa ricetta inventata è nata, ancora una volta, per non buttare via parti di cibo riutilizzabili, in questo caso i gambi dell'asparagina (che per quanto la parte superiore sia tenera, il gambo è ben duro e fibroso!).
E poi avevo delle fave da usare, che vi dico era la prima volta che mangiavo :-p
Ma veniamo a questa ricetta un po' strana.

Ingredienti (per circa 500-600 ml di brodo)

• 250 g di gambi di asparagina (la parte finale più dura, per intenderci)
• 150 g di fave sgusciate
• 500 ml di acqua + altri 500 ml
• qualche foglia di alloro
• 1,5 cucchiai di zucchero
• 1 cucchiaio raso di maizena (o fecola di patate)
• sale
• 50 g di ditali (o altra pasta corta da voi preferita)

• mixer
• colino
• schiacciapatate

Preparazione

Mettere a bollire 500 ml di acqua leggermente salata, poi buttarci dentro i gambi di asparagina e farli cuocere col coperchio finché non diventano molto morbidi (perdonatemi, facevo anche altre cose e non ricordo quanto tempo ci voglia, ma la prova della forchetta funzione sempre! :-p).

Scolarli e frullarli bene con un mixer.

Filtrare il brodo attraverso un colino per eliminare la grande quantità di fibre durissime dei gambi (non sembra, ma i gambi degli asparagi fanno a gara con le foglie dei carciofi!).

Rimettere la pentola sul fuoco e poerate nuovamente a bollore. Quindi aggiungere le fave.

Quando bolle aggiungere anche le foglie di alloro, poi far cucinare sempre col coperchio.

Quando anche le fave diventano morbide, con l'aiuto di una schiumarola, prenderle dal brodo e schiacciarle con uno schiacciapatate, e riversare il tutto sempre nel brodo.

Il brodo è molto liquido, quindi, per farlo addensare un po', aggiungere un cucchiaio di maizena.
E siccome il sapore è abbastanza amaro (almeno per me), aggiungere anche 1 cucchiaio e 1/2 di zucchero.
Sia per la maizena che per lo zucchero ci si può regolare in base ai propri gusti relativamente a consistenza e dolcezza.

Versare i ditali e farli cuocere direttamente nel brodo. Aggiustare di sale, se serve.

Servire calda. Fumante, oseri dire!

Buon appetito,
Sara