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lunedì 21 novembre 2011

Pesce in crosta di sale e costolette d'agnello impanate

Volevo fare un post sul cucito, e sul Natale, ma chissà perché... mi sono ritrovata in cucina :-p
Stavolta doppia ricettina, si vede che mi impegno, vero? ;-)

Per prima cosa ho cucinato una trota iridea (ahimé, il branzino non l'ho trovato) al forno in crosta di sale aromatico, poi ho fatto delle costolette-cotolette di agnello.

Pensavo fosse molto difficile fare la crosta di sale... per la verità, mi sono sempre chiesta come facesse a stare lì tutto sompatto il sale da solo attorno al pesce.
Ma c'è il trucco!
Gli albumi montati a neve tengono insieme tutta la crosta, facendo diventare il sale una specie di malta con cui ricoprirlo.
La ricetta in sé è molto facile e veloce (tutto tempo di cottura), perché non si tratta di niente altro che mischiare gli aromi tritati col sale e il tutto con gli albumi montati a neve.
Poi ricoprire il pesce con questo impasto e cuocere in forno.

Siccome era la prima volta che ci provavo, ho scopiazzato la base della ricetta da Giallo Zafferano, post Branzino (spigola) alle erbe in crosta di sale.
Sono andata un po' ad occhio avendo un solo pesce, diverso pure da quello della ricetta.
Ho usato aromi secchi tritati (salvo il prezzemolo, la buccia di limone e le foglie di alloro), ma il risultato credo sia ugualmente apprezzabile.
Usando solo il sale fino nella quantità indicata mi è avanzata una discreta quantità di impasto per la crosta (poi la trota era pure piccolina), ma non saprei cosa farci, non ho più pesce e non lo posso usare fino a domani sera.
Nel caso non vada a male, qualcuno ha suggerimenti su qualche altro modo per usarlo?
Mi spiace buttare le cose, ma non posso fare altrimenti...

Ma ecco il mio risultato:


















Qui invece alcuni passaggi.

Preparazione dell'impasto per la crosta di sale


















"Vestizione" del pesce e cottura in forno










Rottura della crosta e liberazione del pesce cotto

La trota si è asciugata un po' troppo in cottura, ma temo per il fatto che essendo la prima volta che ho provato questa cottura, non ho regolato bene temperatura e tempo di cottura.
Di solito aumento leggermente la temperatura e allungo il tempo.
Credo abbia inciso anche il fatto che la trota fosse proprio piccolina.
Ma il sapore era buono, gli aromi hanno fatto il loro dovere: la carne era saporita, ma non salta :-)
Quindi, è stato un successo lo stesso.






Per le costolette d'agnello, invece, è stato tutto un dire...
Alla fine sono venute delle specie di frittatine ripiene di costoletta d'agnello...!
Carne morbidissima, ma temo non dovessero venire proprio così... ¬_¬
Ma non lo so, le foto non si discostano poi così tanto dal mio risultato, l'unica differenza fondamentale tra le mie e quelle della ricetta da cui ho copiato è che le mie non avevano il "manico" d'osso.

Anche questa presa da Giallo Zafferano, post Costolette d'agnello parmigiano e prezzemolo.

Qui i passaggi per le costolette d'agnello impanate (o meglio cotolette? :-p).

Il miscuglio di uova, prezzemolo e formaggio sembra così giallo perché ho usato un uovo intero e i 3 tuorli non usati per fare la crosta del pesce sopra.
Mica potevo buttarli via, no?











Cottura delle costolette











Eccole qui: non sembrano anche a voi delle frittatine agli aromi?
Mi sa che è dovuto anche al fatto che avendo usato 4 tuorli contro 1 albume, il miscuglio con l'uovo è venuto molto solido, quindi se ne è attaccato di più alla farina dell'impanatura e sono venute fuori queste frittatine di costolette d'agnello.
Ma vi assicuro che erano morbidissime! Basta non farle cuocere tanto nella padella.













Buona serata a tutti,
Sara

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